Su makiori perigulosu de is politicusu de Casteddu

(La pericolosa follia dei politici cagliaritani) 

Sa basca in Casteddu  fai dannu mannu a sa conca de  meda  genti, e prima de totus a calancunu consilleri de su cumunu. Poita  sa basca fai s’effettu  de su “vino veritas” e du potada a nai sa beridadi ma in modu “troppu  craru” po sa Giunta de CD.
Is salinas de su Poettu po 2000 annus anti donau traballu a meda genti e sali e’mari arriku  po is  kalidadis po nosu e po du bendi  puru a is atrus.
Immoi teneusu kustu beni abbandonau, teneusu sa genti senza traballu e comprausu sali istrangiu ki no esti bonu kumenti de su nostu.
In su mentri esti arribada “sa genti arrubia” ki bividi in is salinasa. Kusta esti un’atra arrikesa manna po s’ambienti nostu, ma kini tenidi sa mentalidadi de “su mattoni”, a’ perdiu sa sensibilidadi de si kumovi denanti a sa bellesa de sa natura  ki no si podidi  kumprai cun su dinai.

Anti iscrittu i giornalisi ka su consilleri (assessori) no esti meda cuntentu de sa “genti arrubia” poita “i fenicotteri non hanno mai portato soldi” !!! e inzandusu e’ mellusu a dusu “sfrattai” po fai albergusu, casinò e istradasa in kustu paradisu.

Deu naru ka sa classi politica tenidi maladia mala e toccada a da controllai beni e da torrai a fai. Kustu esti su compitu de sa genti.
 

 

Sicuramente la calura estiva di questi giorni è responsabile dei pericolosi colpi di sole che ingenerano disturbi psichici quasi sottoforma di epidemia, disturbi che meritano di essere affrontati per limitare i danni.

Quando poi  questi colpiscono i cosiddetti “politici comunali” bisogna veramente preoccuparsi per la salute del bene pubblico, dell’ambiente  e dei diritti dei cittadini.

Le peggiori nefandezze politiche si lanciano come gossip o provocazioni sotto gli ombrelloni per poi, una volta rintuzzate, chiedere scusa, e se ciò non accade le nefandezze diventano tragica realtà ai danni  dei contribuenti.   

Il tema dell’urbanistica legato all’ambiente del compendio Poetto-Saline di Cagliari (“50 mt in più o in meno….”, “possibili strade”  etc… chiaramente facendo sloggiare i fenicotteri che “che non hanno mai portato soldi,  mentre i casinò e gli alberghi sì che li porterebbero”),  merita in quanto bene pubblico che fa parte dell’identità dei cagliaritani, un serio dibattito prima di tutto fra i cittadini e poi nelle istituzioni preposte a salvaguardare questo sito ambientale di rilevanza mondiale (Convenzione di RAMSAD), e per far si che in modo armonico con la natura possa riprendere l’estrazione del sale. 
Questa sì che per secoli è stata una grande ricchezza per la città e per il suo hinterland.

In questo modo creeremo occupazione per i nostri cittadini, salvaguarderemo questa ricchezza naturalistica e potremmo esportare in tutto il mondo sale marino di altissima qualità.

Questa è la sfida vincente e naturale per lo sviluppo dell’ambiente identitario  ed ecosostenibile per Cagliari, tutto il resto è legato ai  pericolosi “colpi di sole” che colpiscono in modo bipartisan  i politici di centro destra e talvolta anche qualcuno di centro sinistra. 

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