Mozione su realizzazione metropolitana sotterranea di Cagliari e hinterland
– la realizzazione di una metropolitana parzialmente sotterranea, che colleghi Cagliari all’hinterland non è adeguata ai bisogni della nostra realtà sia per questioni di carico e di flussi degli utenti, sia per gli ingenti costi di realizzazione e soprattutto di manutenzione; – la necessità di sviluppo e di adeguamento alle attuali esigenze del sistema di trasporto pubblico nel cagliaritano, è del tutto slegata alla realizzazione di un progetto di tale portata (bocciato tra l’altro da autorevoli studiosi del settore). Essa richiede una ristrutturazione dell’intero sistema che parta prima di tutto da: • una razionalizzazione dei percorsi di ingresso e di uscita dalla città (per snellire il traffico, ridurre i tempi di percorrenza, garantire maggiore sicurezza agli utenti); • l’inserimento di “ sistemi alternativi” non inquinanti e non impattanti quali piste pedonali e ciclabili (percorribili normalmente anche per raggiungere le sedi di lavoro); • la realizzazione del progetto della metropolitana di superficie che rispetto a quella sotterranea prevede tempi e costi di realizzazione sostenibili, costi di manutenzione notevolmente ridotti, scarsa incidenza di inquinamento ambientale, acustico e basso impatto sul territorio – sulla fattibilità del progetto della Metropolitana pesante è stato realizzato uno studio dal Centro ricerche modelli di mobilità del Dipartimento d’Ingegneria del territorio, il risultato del quale fu riportato anche dalla stampa del giorno 7 Aprile 2009 ( Rif. La Nuova Saredgna) e dalla quale si apprendeva chiaramente che: • “ [ …] L’Università boccia i 18 chilometri di metro sotterranea per i quali il Comune vorrebbe spendere 451 milioni: secondo i docenti del Crimm, il Centro ricerche modelli di mobilità del dipartimento d’Ingegneria del territorio, rappresentano «un intervento sovradimensionato rispetto alla domanda reale». Perchè la spesa sia giustificabile dovrebbero usarla 20 mila passeggeri all’ora anzichè gli attuali 2500”; • “ Secondo i docenti del Crimm «se non si raggiungono tali valori di traffico non ha alcun senso logico realizzare sistemi di questo tipo. Non è corretto utilizzare questi sistemi con frequenze dell’ordine di cinque minuti che ridurrebbero la capacità a 3600-4800 passeggeri all’ora, in linea con le esigenze della città, ma che potrebbero essere mantenute anche dagli autobus su corsie riservate o da altri sistemi”; • “ La città (160 mila abitanti) e la sua conurbazione (almeno altri 100 mila) non presentano una configurazione insediativa capace di generare flussi di traffico di questo valore, caratterizzandosi con insediamenti diffusi ed estensivi e nessuna forte concentrazione spaziale di attività”; – quest’ultimo punto risulta ancor più interessante se si considera che dalle ultime statistiche (dati Istat) il capoluogo ha perso, solo nei primi tre mesi del 2009, ben mille abitanti, la maggior parte dei quali giovani tra i 25 e i 35 anni; – tale fenomeno è in costante aumento se si considera che se nel 2001 i residenti del capoluogo erano 168.506, nel 2004 se ne contavano 161.945 fino a raggiungere i 157 mila nel 2009, ben 11 mila unità in meno in 8 anni ( non va inoltre trascurato il fatto che, sempre secondo dati Istat, l’anagrafe di Cagliari nel 2009 ha registrato, nel solo mese di gennaio, ben 375 residenti in meno, 408 nel mese di febbraio e 354 in quello di marzo).– Sullo sviluppo demografico, dato da cui non si può prescindere, si deve considerare che in città i decessi superano le nascite. L’unico incremento è legato alle nascite registrate tra gli immigrati.– il sottosuolo cagliaritano ha già presentato anche recentemente notevoli problemi di stabilità (ad esempio i cedimenti in piazza d’Armi) da accertare attraverso studi ingegneristici e geologici, perizie necessariamente preliminari alla realizzazione di un progetto di tale portata– finora in modo incomprensibile non è stato preso in considerazione l’immenso patrimonio storico-culturale e archeologico del sottosuolo cagliaritano (passaggi sotterranei che attraversano i centri storici, corsi d’acqua di notevoli estensioni, cisterne di epoca romana etc.). Tali rinvenimenti, seppur parziali devono indurre ad escludere la fattibilità del progetto della metrò interrata, per evitare possibili danni ingenti al patrimonio non ancora esplorato.– Non sono stati contemplati gli ingentissimi costi di manutenzione, tenendo conto che nel tratto della via Roma, ad esempio, il tunnel sarebbe realizzato sotto il livello del mare. Ciò premesso, si impegna il Presidente della Regione Sardegna e la Sua Giunta affinché
– la Giunta regionale neghi il prescritto “concerto” di cui all’art. 56 del D.P.R. n. 349/1986 (norme di attuazione dello statuto speciale per la Sardegna) per la realizzazione di qualsiasi opera pubblica d’interesse statale relativa al progetto di metropolitana sotterranea di Cagliari e della sua area vasta, alla luce dei dati emersi e degli autorevoli studi che sottolineano le forti criticità sulla fattibilità concreta del progetto; • A riferire in sede di Consiglio sull’avvenuto stanziamento di 140 milioni di Euro a favore della realizzazione di quest’opera come da Atto Aggiuntivo alla Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Sardegna per l’Integrazione del Programma delle Infrastrutture Strategiche ( del 02 Ottobre 2009) in cui la metropolitana interrata di Cagliari è inserita tra le “opere prioritarie di immediata cantierabilità che la Sardegna intende inserire nel prossimo documento di programmazione economica e finanziaria del Governo nazionale”.Cagliari, 15 Ottobre 2009
Claudia Zuncheddu – Luciano Uras – Radhouan – Ben Amara – Carlo Sechi – Massimo Zedda – Emilio Floris ha detto di aver preso impegni con la Regione per un monitoraggio di tutto il sottosuolo cagliaritano.
Oltre via Peschiera e adiacenti, esistono altrezone a rischio?
Uno studio approfondito per accertare le condizioni di stabilità del sottosuolo è stato realizzato?
Una perizia di questo tipo è stata portata avanti per i cedimenti in via Peschiera ma non è stata portata a termine perché troppo costosa! Si può realizzare una metro sotterranea senza questi studi e perizie perché troppo costosi e mettera a rischio la sicurezza dei cittadini?
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