Claudia Zuncheddu Blog

I debiti dello Stato Italiano 0

I debiti dello Stato Italiano

Si conclude l’inutile rito del dibattito sulla Legge Finanziaria.
 
Abbiamo appreso dalla stampa di altre Entrate dovute dallo Stato Italiano alla Sardegna per un totale di 6 miliardi e 300 milioni (e non di 4 miliardi e mezzo), dati di cui neppure la Commissione Bilancio era a conoscenza.
Non è mai stata affrontata la Partita sulle imposte delle 2° case, più il Gettito IVA, degli 80 milioni di € del Lotto: Entrate Erariali contemplate dall’Art. 8 dello Statuto.
Della grande partita delle “accise” legata alla produzione Saras in Sardegna  del 25% dei raffinati italiani:altri 8 miliardi
Il dibattito su questa Legge Finanziaria sino ad oggi è stato così inutile e frustrante da non dare neppure l’illusione di una partecipazione democratica dell’Aula. I gruppi dell’opposizione hanno tentato di contribuire con i numerosi emendamenti al miglioramento di una Legge lontanissima dal dare risposte allo stato di emergenza socio economica dei sardi. Di fronte al tracollo di tutto il sistema economico  della Sardegna è urgente e inderogabile un “progetto di sviluppo economico“ adeguato allo stato di crisi.
In questi due anni di Giunta Cappellacci abbiamo assistito, “dalle finestre di questo palazzo” giorno dopo giorno alle manifestazioni disperate di tutte le categorie di lavoratori, di precari, di disoccupati, di chi ha perso i diritti all’istruzione, alla cultura, alla salute e alla sopravvivenza.
Di un popolo che con la chiusura delle scuole ha perso: il diritto allo studio e al lavoro, lasciando al degrado le stesse strutture scolastiche.  

La “Finanziaria dei Tagli” per i Sardi 0

La “Finanziaria dei Tagli” per i Sardi

Consiglio Regionale

Questa Legge Finanziaria 2010, perfettamente integrata con i tagli del governo italiano, fa pagare i costi della crisi mondiale agli strati più deboli e meno tutelati della società sarda, privandoli di servizi sanitari, dell’assistenza alle nuove e vecchie povertà. In nome di un “non aumento delle tasse”, taglia i “servizi sociali primari” al cittadino e alle collettività aumentando la divaricazione fra  ricchi e poveri, portando in tal modo sempre più vasti strati sociali (piccola borghesia impiegatizia e il vasto modo del precariato, dagli operai alla scuola, al modo della cultura  e della sanità, al piccolo e medio commercio, per non parlare del dramma dell’occupazione giovanile “44% in Sardegna che ancora una volta determina un primato negativo in Italia”) sulla soglia della povertà.
Si distruggono così economie e professionalità, si spopolano i territori del centro Sardegna, creando nelle aree di Cagliari e di Olbia abnormi concentrazioni di abitanti che pensando di sfuggire alla povertà,  vanno a costituire nuove sacche di disperazione urbana.  
Siamo di fronte ai presupposti di un genocidio culturale ed economico del nostro popolo, che denunciamo con forte preoccupazione.
Per non parlare della mancanza di fondi reali per i bisogni di sussistenza delle imprese agro-pastorali: settori portanti della nostra economia tradizionale e a cui come tutti quelli che osano denunciare la propria situazione di disagio, povertà e crisi, viene riservata la repressione poliziesca dello Stato, prassi tristemente nota a noi sardi.

I furti delle risorse sarde 0

I furti delle risorse sarde

Tra G8, 150° anniversario dell’Unità d’Italia e sperperi nella Sanità pubblica
“Finanziaria dei tagli” e  “Bilancio drogato”

Quale dibattito si vuol portare avanti sulla “Finanziaria dei tagli”, un “Bilancio drogato” e la totale mancanza delle risorse dovute ai sardi dallo Stato Italiano?  Uno Stato che ancora una volta in modo colpevole priva i sardi di una possibilità di reale programmazione del proprio sviluppo e di reale difesa delle economie e delle esigenze sociali del proprio popolo. Non si può più essere complici di questi misfatti e di questi scippi a danno dei sardi programmati a Roma ed attuati a Cagliari nell’Aula e nelle stanze di questo palazzo, che paradossalmente, dovrebbe difendere almeno l’Autonomia della Sardegna.  
Sui “4 miliardi e mezzo di €” dei sardi, tra fondi FAS e fondi POR tenuti in ostaggio dal Governo di CD Berlusconiano.
Fondi FAS (destinati alla Sardegna)           3 miliardi 307 milioni 
– 1.144,6    €  2000-2006
– 2.162,486  € 2007–2013
Fondi POR (fondi strutturali europei)          1 miliardo 167 milioni
 
Sono le risorse sottratte alla scuola pubblica, alla sanità pubblica, alla cultura, alle nostre economie tradizionali legate all’ambiente: alla pastorizia e all’agricoltura, al commercio, alle piccole e medie imprese  alla qualità della vita e al diritto ad esistere del  popolo sardo.
Dove vanno le nostre risorse dei sardi?
G8  e 150° anniversario dell’Unità d’Italia

I veleni di Quirra 0

I veleni di Quirra

Tutta la verità su cosa sta accadendoGiovedi 13 Gennaio 2010, ore 19:30Sede ROSSOMORI Cagliari, Via Machiavelli 134Ci incontriamo per sapere tutta la verità per dibattere.Tesserati, semplici simpatizzanti, persone senza tessera, cittadini attenti e preoccupati,...

Caso Quirra, il flagello dei tumori: vogliamo la verità 0

Caso Quirra, il flagello dei tumori: vogliamo la verità

Da La Reppublica.it e La Nuova Sardegna del 05/01/2011 Caso Quirra, il flagello dei tumori “Ora basta: vogliamo la verità” Il 65% degli allevatori che vivono e lavorano intorno al  poligono interforze del Salto di Quirra si è ammalato di leucemia e di linfomi negli ultimi dieci anni. Inquietante il numero di animali nati con gravi deformità.  Le prime indiscrezioni sui risultati di uno studio effettuato dalle Asl di Cagliari e di Lanusei su incarico del Comitato di indagine territoriale riaprono il caso. I Rossomori e il partito della Rifondazione Comunista hanno chiesto all’assessore regionale della Sanità, Antonello Liori, di riferire su quanto emersoCAGLIARI. Il “caso Quirra”, con il suo tragico fardello di morte e di dolore, riaffiora dalle nebbie del passato, riaprendo una ferita che non si era mai rimarginata. Le prime indiscrezioni sui risultati dello studio effettuato dalle Asl di Cagliari e di Lanusei su incarico del Comitato di indagine territoriale, stanno infatti riaprendo il caso. E dal fronte politico arrivano le prime fiammate polemiche con le interrogazioni di Rifondazione e Rossomori all’assessore alla Sanità Antonello Liori.
Notizie in qualche modo già conosciute – anche se non nella loro esatta dimensione – che raccontano di una spaventosa incidenza di tumori al sistema emolinfatico tra i pastori che vivono e lavorano intorno al poligono interforze del Salto di Quirra: addirittura il 65% degli allevatori si è ammalato di leucemia e di linfomi negli ultimi dieci anni. Si tratta di numeri che hanno una dimensione statistica enorme e che ancora una volta riconducono alle attività sperimentali e addestrative che si svolgono all’interno del poligono.

I perchè dei troppi tumori che uccidono i Sardi 0

I perchè dei troppi tumori che uccidono i Sardi

Mozione Zuncheddu – Uras – Cocco D. – Porcu – Sechi – Zedda M.  sul grave fenomeno sanitario di neoplasie alle persone emerso dalle recenti ricerche con particolare interessamento delle popolazioni e delle persone occupate nell’allevamento degli animali nei territori del Quirra, in particolare nella zona perimetrale dalla base militare di Capo San Lorenzo;
 
 
Premesso che 
– da una recente e autorevole indagine condotta dai veterinari delle Asl di Lanusei e di Cagliari emergono dati allarmanti circa la salute delle persone impegnate direttamente nella conduzione degli allevamenti e che evidenziano la seguente situazione sanitaria;
– il 65 % del personale, impegnato nella conduzione degli animali negli allevamenti ubicati entro il raggio di 2,7 km dalla Base militare di Capo San Lorenzo a Quirra, risulta colpito da gravi malattie tumorali;
– gli allevamenti interessati, il cui personale risulta colpito da malattie neoplastiche, sono sette ( 7 ) su un totale di dodici;  
– Nel decennio 2000 – 2010, sono dieci le persone che risultano colpite da neoplasie tumorali su un totale di diciotto, impegnate nei suddetti allevamenti;
– L’indagine evidenzia una tendenza all’incremento di tali patologie:  negli ultimi due anni 2009 – 2010 sono quattro i nuovi casi di neoplasie che hanno colpito altrettanti allevatori della zona (mentre negli allevamenti ubicati nel Gennargentu ed utilizzati come indicatore di confronto, durante lo stesso periodo 2000 – 2010, non sono stati registrati casi di neoplasie alle persone).

Rapporto choc della ASL sul Poligono del Salto di Quirra 0

Rapporto choc della ASL sul Poligono del Salto di Quirra

da  L’Unione Sarda del 04.01.2011
di Paolo Carta

Cronache : Rapporto choc sul poligono di Quirra 
L’Asl: negli ovili agnelli deformi e pastori con la leucemia 

Rapporto Quirra: quasi in ogni ovile agnelli nati malformati e pastori ammalati di tumore. Le indagini dei veterinari delle Asl di Lanusei e Cagliari, su incarico del Comitato di indirizzo territoriale che segue il controllo ambientale del poligono, sono arrivati a risultati choc. I dati raccolti a ridosso della zona militare sono assolutamente fuori dalla norma. Addirittura, secondo la verifica dei veterinari Giorgio Melis e Sandro Lorrai, esiste un collegamento tra le deformazioni congenite genetiche degli agnelli e i tumori che hanno colpito gli allevatori. Quasi una strage: il 65 per cento dei pastori che abita e lavora a Quirra si è ammalato di leucemia. MONITORAGGIO Il rapporto è stato spedito a metà dicembre ai responsabili del Comitato d’indagine territoriale che si sta occupando del monitoraggio ambientale della zona del poligono interforze tra le colline di Perdasdefogu e lo specchio di mare di Capo San Lorenzo. È soltanto una prima stesura del lavoro che verrà ultimato entro gennaio con il controllo degli allevamenti presenti nelle campagne di Perdasdefogu. E probabilmente, per una ancora più compiuta analisi, sarà necessario attendere l’esito degli esami di laboratorio in corso sugli ovini e sui bovini prelevati negli allevamenti, sui vermi, sulle cozze e su parte della flora già selezionati dagli esperti. Ma un dato già oggi è certo. Cioè che il lavoro ovile per ovile dei veterinari delle Asl di Lanusei e Cagliari ha confermato quel che da tempo sostengono pacifisti e antimilitaristi riuniti in diversi comitati: ciò che sta accadendo a Quirra è un fatto assolutamente eccezionale.

Chiediamo risposte sul grave fenomeno sanitario nei territori di Quirra 0

Chiediamo risposte sul grave fenomeno sanitario nei territori di Quirra

Interrogazione Zuncheddu con richiesta di risposta scritta sul grave fenomeno sanitario di neoplasie alle persone emerso dalle recenti ricerche con particolare interessamento delle popolazioni e delle persone occupate nell’allevamento degli animali nei territori del Quirra, in particolare nella zona perimetrale dalla base militare di Capo San Lorenzo;
 
Premesso che 
– da una recente e autorevole indagine condotta dai veterinari delle Asl di Lanusei e di Cagliari emergono dati allarmanti circa la salute delle persone impegnate direttamente nella conduzione degli allevamenti, evidenziano la seguente situazione sanitaria:
– il 65 % del personale, impegnato nella conduzione degli animali negli allevamenti ubicati entro il raggio di 2,7 km dalla Base militare di Capo San Lorenzo a Quirra, risulta colpito da gravi malattie tumorali;
– gli allevamenti interessati , il cui personale risulta colpito da malattie neoplastiche, sono sette ( 7 ) su un totale di dodici;  
– Nel decennio 2000 – 2010, sono (sarebbero) dieci le persone che risultano colpite da neoplasie tumorali su un totale di diciotto, impegnate nei suddetti allevamenti;
– L’indagine evidenzia una tendenza all’incremento di tali patologie:  negli ultimi due anni 2009 – 2010 sono quattro i nuovi casi di neoplasie che hanno colpito altrettanti allevatori della zona (mentre negli allevamenti ubicati nel Gennargentu ed utilizzati come indicatore di confronto, durante lo stesso periodo 2000 – 2010, non sono stati registrati casi di neoplasie alle persone).

La violenza dello Stato Italiano contro i pastori sardi allo sbarco in Italia 0

La violenza dello Stato Italiano contro i pastori sardi allo sbarco in Italia

ODG unitario del Consiglio Regionale

 Consiglio Regionale della Sardegna
XIV Legislatura

 

Ordine del Giorno
 

Il Consiglio Regionale
Nell’ambito della discussione sulla manovra finanziaria 2011 -2013,

PREMESSO cheil 28 dicembre scorso circa 200 pastori aderenti al Movimento Pastori Sardi hanno cercato di raggiungere Roma per una manifestazione presso il Ministero dell’Agricoltura al fine di evidenziare la crisi del comparto agro-pastorale che attanaglia le imprese agricole della Sardegna ;
PRESO ATTO chel’articolo 16 della Costituzione recita “ Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale “ e l’articolo 21 “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione “ ;
CONDIVIDENDOlo spirito di pacifica protesta che animava i partecipanti all’iniziativa ;
CONSIDERANDOinaccettabile l’impedimento all’accesso alla capitale dei pastori sardi, nonchè cittadini italiani non suffragato da alcuna valida  motivazione;
NON CONDIVIDENDOl’azione “repressiva – preventiva” messa in atto dalle forze dell’ordine contro liberi e pacifici cittadini;
 VERIFICATAla violazione del diritto dei cittadini sardi a manifestare il profondo disagio del mondo agro-pastorale e dell’intera Sardegna rispetto alla crisi che ha colpito il comparto agricolo e per il quale è necessario un intervento costante di sostegno;

A is pastorisi sardus arribausu in Italia est proibiu de intrai a Roma 0

A is pastorisi sardus arribausu in Italia est proibiu de intrai a Roma

I NOSTRI PASTORI NON LASCIAMO SOLI 
NO ai “sequestri” preventivi – Solidarietà ai pastori sardi. 
 Oggi, oltre 200 pastori sardi, aderenti al MpS sono stati “sequestrati preventivamente”  dalle forze dell’ordine allo sbarco a Civitavecchia dal traghetto proveniente da Olbia.
I pullman dei pastori sono stati sequestrati dai responsabili dell’ordine pubblico, impedendo l’uscita dei pastori dal porto  e negando la possibilità di salire sui treni per Roma, con la motivazione che il MpS avrebbe voluto manifestare il disagio delle campagne sarde, sotto il Ministero dell’Agricoltura.
Tutto ciò a seguito delle recenti dichiarazioni dell’on.le Gasparri, esponente del PdL, sulla proposta dell’”arresto preventivo” per chi manifestasse. Una proposta che ha suscitato l’indignazione di tutti i democratici italiani.
Con il “sequestro” nel porto dei 200 cittadini sardi e italiani che intendevano, per loro stessa ammissione, recarsi a Roma dove fare una conferenza stampa, si vuole “arrestare la stessa idea di dissenso”.
Ai  problemi sociali e alla grave crisi delle campagne sarde si risponde ancora una volta con la repressione poliziesca e il  “sequestro preventivo” di liberi cittadini, violando, in questo modo, la stessa Costituzione Italiana che prevede la libertà di dissentire e manifestare. 
Per il governo Berlusconi l’unico modo di affrontare i problemi della scuola e del lavoro, compresi quelli del settore agropastorale, è quello di catalogarli come “problemi di ordine pubblico”, declinando alle forze di polizia il compito non loro, di dare una risposta, ovvero: la repressione e il “sequestro” dei mezzi e dei pastori.