Claudia Zuncheddu Blog

Un patrimonio storico e ambientale da salvare 0

Un patrimonio storico e ambientale da salvare

Interrogazione con richiesta di risposta scritta, sul passaggio dei Depositi dell’Aeronautica  Miliare e della Marina Militare dalla Regione Sardegna all’Ente Foreste della Sardegna 

Premesso che:

–  i depositi Carburante dell’Aeronautica  e della Marina Militare, situati tra il parco urbano di Monte Urpinu e il parco Regionale di Molentargius e rispettivamente di mq 138.175 e 129.000, sono transitati alla RAS nel novembre del 2008 a norma dell’articolo 14 dello Statuto Regionale della Sardegna dopo il Protocollo d’intesa sottoscritto in data 6 marzo 2007  tra l’ex Sottosegretario alla Difesa e l’allora  Presidente  della Regione  Autonoma della Sardegna;

– il Deposito Carburanti dell’Aeronautica Militare ha cessato di essere operativo il 17.08.2007 ed è transitato nel patrimonio e nella disponibilità della Regione Sardegna nel novembre del 2008; 

– il ruolo svolto dall’amministrazione regionale rispetto al sito in questione è stato  esclusivamente di opera di guardiania e senza che fossero consentite la fruibilità e la visibilità da parte dei cittadini, anche al solo  scopo  conoscitivo; 

constatato che:

– il recupero di questi spazi è avvenuto con notevoli difficoltà e solo dopo anni di iniziative di vario tipo portate avanti da associazioni, movimenti e da cittadini cagliaritani in generale per la riduzione delle Servitù Militari in Sardegna e, nel caso specifico, in una zona della città di Cagliari di spiccato interesse e valore naturalistico – paesaggistico – storico come quella che appunto si trova tra il parco urbano di Monte Urpinu e il parco Regionale di Molentargius; 

Sul bando pubblico per i terreni agricoli di Sant’Andrea Frius 0

Sul bando pubblico per i terreni agricoli di Sant’Andrea Frius

Interrogazione Zuncheddu con richiesta di risposta scritta su bando pubblico per assegnazione di terreni agricoli in affitto ubicati nel comune di Sant’Andrea Frius e approvato con Determinazione del Direttore del Servizio Infrastrutture n° 469/2010 del 20.10.2010 dell’Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura 

 

Premesso che 

– Da sempre la comunità di Sant’Andrea Frius ha difeso il proprio territorio riconoscendo in questo  il forte elemento di identificazione della comunità locale;

– In tempi non molto lontani tutta la comunità si impegnò in grandi sacrifici per acquistare territori sui quali potersi garantire e poter svolgere in tranquillità le operazioni di allevamento del bestiame e sviluppare quelle attività agrarie, di utilizzo del legnatico e del pascolo in armonia e pace con l’ambiente. Tutto ciò  ha   portato benessere e tranquillità alla popolazione;

– Intorno agli anni ’50 la collettività si indebitò per acquistare terreni (noto come tancato Accardo)in località Planusanguni  ed il Consiglio Comunale deliberò di aumentare le tasse per fare fronte a quelle spese;

– Oggi la comunità di Sant’Andrea Frius si sente tradita dalle istituzioni e si ha la forte preoccupazione che si possa regredire nella disponibilità di un bene pubblico;

– tali forti preoccupazioni trovano fondamento nel contenuto della Determinazione del Direttore del Servizio Infrastrutture N° 469/2010 DEL 20.10.2010 DELL’AGENZIA REGIONALE PER LO SVILUPPO IN AGRICOLTURA;

25 Novembre. Giornata mondiale contro la violenza sulle donne 0

25 Novembre. Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Sui “reati di genere”: innumerevoli, variopinti e sempre feroci, le cause sono da ricercare nei luoghi mentali e culturali della nostra società malata, priva di etica e di civiltà.  E’ nostro compito riaffermare la “centralità...

Troppo alti per i Sardi i costi della Politica 0

Troppo alti per i Sardi i costi della Politica

Consiglio Regionale della Sadergna
XIV Legislatura

Propostadi Legge 206

presentata dalla Consigliera regionale

Claudia Zuncheddu

Su 

Norme per la riduzione dei costi della politica 

 RELAZIONE DEL PROPONENTE

E’ in atto da tempo in Italia e nella nostra Isola un atteggiamento di crescente distacco e sempre più accentuata critica nei confronti della classe politica, senza distinzioni di sorta, avvertita come un ceto distaccato dal resto della società, incapace di affrontare con la giusta consapevolezza e la necessaria competenza  i gravi problemi, economici, sociali e morali  che attanagliano la vita stessa dei cittadini e di dare soluzioni reali ed eque.

Tale fenomeno è oggi accentuato dal  momento che viviamo, caratterizzato   in senso negativo dagli effetti della crisi economica mondiale, cui il governo italiano non ha saputo dare risposte adeguate in termini di difesa dell’economia e dei livelli di occupazione e si è invece limitato all’adozione di misure, peraltro inefficaci, di contenimento del disavanzo dei conti pubblici, attraverso tagli odiosi e indiscriminati alla spesa sociale, la riduzione della qualità dei servizi e la sottrazione di risorse dovute  alle Regioni ed agli Enti locali, in larga parte destinate, anch’esse, alla conservazione ed allo sviluppo della rete sociale affidata agli organi rappresentativi delle comunità regionali e locali.

La politica non per professione ma per “servizio” 0

La politica non per professione ma per “servizio”

Di fronte alla  profonda crisi economia e sociale sarda, il  problema dei costi elevati della politica e dei privilegi riservati  sono più che mai da rivisitare e “moralizzare”.La classe politica sarda, in quanto tale,...

Il Governo Italiano sempre più feroce 0

Il Governo Italiano sempre più feroce

Vogliono tagliare il 75% del 5 per mille.Questo vuol dire che  da Emergency, Amnesty International, alla ricerca sul cancro, a Telefono Azzurro, sino ad Azalai, la nostra associazione che si occupa dei nostri 700 piccoli tuareg, che lottano per la propria sopravvivenza nelle sabbie del deserto del Mali, la situazione si complica. Azalai, fondata da noi, ha solo noi e il 5×1000.

Perdere il 5×1000 per loro significa perdere l’acqua, il pane, la scuola, la vita.

Per firmare l’appello clicca sotto

http://www.iononcisto.org/

Al Parlamento Italiano

Al presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini

Al presidente del Senato della Repubblica Italiana, Onorevole Renato Schifani

Negli scorsi giorni, gli organi di stampa hanno riportato la notizia che la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha esaminato il testo della nuova “legge per la stabilità” di prossima discussione e approvazione in Parlamento,legge che limiterebbe a 100 milioni di euro i fondi da destinare al “5 x 1.000” per l’anno 2011. Questo significherebbe non rispettare la volontà dei cittadini che liberamente decideranno di versare alle associazioni destinatarie la loro quota del 5 x 1.000 con la prossima dichiarazione dei redditi: solo 100 milioni, rispetto all’intero ammontare del 5 x 1.000, verrannoinfatti distribuiti alle associazioni, mentre il resto verrà trattenuto dallo Stato.

Si tratterebbe, se la notizia fosse confermata e tale tetto fosse effettivamente approvato, di una riduzione del 75% rispetto all’importo destinato nell’anno precedente (peraltro già oggetto di una limitazione rispetto al totale dei fondi raccolti). Tale ulteriore taglio si aggiunge a quelli effettuati al bilancio della cooperazione internazionale italiana, ai contributi alle istituzioni internazionali che si occupano di aiuti ai paesi in via di sviluppo e a quelli per la ricerca scientifica, universitaria e sanitaria.

Si perpetuano in Sardegna le aggressioni coloniali 0

Si perpetuano in Sardegna le aggressioni coloniali

Comunicato Stampa 22.11.2010 Con il trasferimento del boss camorrista Antonio Iovino, a Badu ’e Carros, in regime di 41bis, il Ministro Alfano inaugura la “deportazione”  nella nostra isola della peggiore criminalità internazionale e italiana organizzata. Il...

La mia astensione dall’ODG unitario 0

La mia astensione dall’ODG unitario

Consiglio Regionale 17/11/2010La mia astensione all’OdG unitarioOdg sulle iniziative da assumere in materia di Riforme Istituzionali.

A conclusione del dibattito sulle mozioni n° 6 (Maninchedda e più), n° 20 (Floris Mario e più), n° 27 (Bruno e più), n° 46 (Contu Felice e più), n° 81 (Diana Mario e più), n° 82 (Zuncheddu e più), n° 87 (Bruno e più), n° 88 (Porcu e più).

L’Odg unitario è stato votato all’unanimità con la mia astensione, motivata da dichiarazione di voto.

Commento

Con quest’Odg, presentato in Aula durante la seduta, si fanno scelte di rinuncia per i sardi. S’intravede chiaramente il tentativo di adeguare per l’ennesima volta il dibattito in Sardegna su questi temi, a quelle che saranno le scelte che il governo sta facendo sulla riorganizzazione dello Stato italiano.

Per come è stato impostato l’Odg, si rischia di imbalsamare il dibattito sui grandi temi, per poi non fare nulla. La fretta, nel “rincorrere il treno”, può indurci ad “allinearci” ad esigenze che non sono nostre. Mi riferisco in particolare a quella forma di falso Federalismo che già si è palesato con il Federalismo Fiscale.

L’Odg è pericolosamente debole, ambiguo e forviante. Quando riconosce “…conclusa una stagione importante dell’Autonomia della Sardegna…” sono dell’avviso che in 60 anni l’Autonomia ha fallito miseramente, non portando il popolo sardo ad un’attuazione reale e compiuta dei principi dello Statuto del 48. Bisogna essere coraggiosi e prenderne atto apertamente e senza incertezze. “… pervenire al superamento e ampliamento delle competenze autonomistiche… rendono la Sardegna Speciale..”. Non va bene. La Sardegna più che “speciale”, è una Regione Autonoma a Statuto Speciale che rivendica la Sovranità del popolo e del territorio nazionale sardo.