Claudia Zuncheddu Blog

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Mai prusu assolusu

I nostri pastori in lotta… Non lasciamoli soli

Mercoledì 3.11.2010 il MPS sarebbe dovuto scendere in piazza per ribadire il diritto inalienabile alla difesa delle proprie aziende, del proprio lavoro e a una vita  dignitosa per le proprie famiglie.

La lotta del MPS è anche la lotta del popolo sardo per la difesa dei settori  produttivi della nostra economia tradizionale a cui non possiamo rinunciare né in termini di occupazione né in termini culturali-identitari.

Non possiamo accettare, di fronte  alle richieste del MPS, il diktat “non ci sono i soldi” di Cappellacci e della sua maggioranza. Come consuetudine  dei governi italiani e de is printzipales, i soldi per il popolo sardo non ci sono mai stati!

Una seria programmazione della Regione Sardegna, deve avere come primo obiettivo la difesa dei settori produttivi del territorio, l’occupazione e lo sviluppo di tutte le filiere economiche legate ad esse. Cappellacci e la sua giunta di Centro-Destra se credono realmente nella difesa dell’agroalimentare, della pastorizia e del mantenimento dei livelli di occupazione in tutti i settori produttividevono trovare le soluzioni politico-economiche per far sì che “nessun posto di lavoro vada perduto e che nessuna azienda vada messa all’asta”. Ciò è possibile se si ha la volontà di difendere la Sardegna, la sua economia, la sua cultura identitaria e non gli interessi de is meris di turno e stavolta de su meri de Arcore e dei suoi printzipales.

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Attenti al lupo…

di Barbara Foisda Liberacittadinanza28 ottobre 2010

Il Movimento dei Pastori Sardi combatte da mesi una battaglia disperata per la sopravvivenza: il latte viene pagato sottocosto dal cartello delle industrie casearie. I pastori sono indebitati, stremati, alla fame. Ma dalla Regione Sarda arrivano solo risposte negative. I pastori che manifestano vengono caricati dalla polizia, che spara lacrimogeni ad altezza d’uomo. Un pastore perde un occhio. La lotta continua

Sono mesi che il Movimento dei Pastori Sardi chiede attenzione e soprattutto che la Regione Sardegna mantenga le sue promesse. Ma il governatore Cappellacci fa finta di niente. Un ologramma avrebbe più spessore e personalità. Ma del resto lui è lì perché ce l’ha messo Berlusconi, che per il fatto di avere delle proprietà nell’Isola e una villa in stile cafonal-chic, con tanto di vulcano finto e di teatro romano, crede di esserne il proprietario.

Molti che hanno proprietà, night, ville più o meno grandi e cafone lo credono, ma si sbagliano. E quando lo scopriranno non sarà piacevole per loro.

I Sardi sono un popolo molto controllato, paziente, orgoglioso, dignitoso. Non urlano, non fanno scenate, non si lamentano. Sono calmi, chiusi, preferiscono ragionare a scontrarsi. Sono individualisti e come tutti i popoli del Mediterraneo anche un po’ fatalisti. Ma guai se perdono la pazienza.

E bisogna dire che il governo della Regione e quello nazionale stanno facendo di tutto per fargliela perdere.

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Contro il nucleare a Sanluri

La sezione dei Rossomori di Sanluri promuove un incontro – dibattito sul tema del Nucleare in Sardegna:  Si! Siamo contro il nucleare in Sardegna Intervengono: – Sindaci dei Comuni del Medio Campidano   – Fulvio...

Tocat chi su logu nostu potzat sighiri a bivi 0

Tocat chi su logu nostu potzat sighiri a bivi

Il nostro ambiente è vivo e bisogna curarlo Gatti star del turismo a San Vero Milis Il caso finisce in Consiglio regionaleLa guida alle spiagge della Sardegna Gatti acchiappa-turisti, non al Colosseo ma in...

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Saluto al convegno su Gramsci

Roma

25-26 Ottobre 2010

Teatro Nuovo Colosseo

 

Cari compagni

Per impegni politici improrogabili, sopraggiunti all’ultimo momento,  sono impossibilitata a partecipare a queste giornate su Gramsci, a noi particolarmente caro.

A tutti voi porgo un saluto e gli auguri di buon lavoro.

Antonio Gramsci, rappresenta per noi sardi e per tutti i popoli oppressi di tutti i continenti, che lottano per l’autodeterminazione, l’Indipendenza e il diritto ad una società giusta, equa e solidale,  un riferimento imprescindibile non solo politico ma giustamente anche umano.

Il suo Pensiero Politico, sociale e storico è un esempio ante litteramdi come non si può precostituire un nuovo modello sociale di liberazione senza il rispetto della dignità del singolo, della sua diversità di luogo, di cultura e di genere.

Gramsci è sempre stato legato alla cultura del popolo sardo e alla sua aspettativa di liberazione.

Le stesse differenze che coglie nello studio delle masse popolari del Meridione d’Italia, le differenze fra la Questione Meridionale e la Questione Sarda, e il suo “Sardismo” ne fanno un Pensatore rivoluzionario oltre e fuori dalle “logiche costrittive e miopi” del Comunismo del suo tempo e non solo.

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Pastoris sardus – Intra pobulesa e avolotu

Pastori sardi –  tra povertà e ribellione

 

  
Dove sono i soldi… e chi impedisce il reale svolgimento della democrazia


 

Il Movimento Pastori Sardi con le manifestazioni di questi mesi in tutta l’isola e con  l’occupazione  dell’aula della Commissione Bilancio, chiede non l’elemosina ma il diritto inalienabile a lavorare nelle proprie imprese per evitare il fallimento e garantire il sostentamento alle proprie famiglie.

Chi dice, come il ministro Galan “che per l’emergenza pastori in Sardegna non ci sono i soldi”, è sotto gli occhi di tutti che i fondi per le emergenze agro-pastorali del Nord Italia, si sono “miracolosamente” trovati. E’ una questione di priorità economica e politica.

Oggi la “fabbrica più importante della Sardegna”, che è quella agro-pastorale, rappresenta l’emergenza occupazionale più drammatica dell’isola.

Chi ha paura dei Pastori Sardi? 0

Chi ha paura dei Pastori Sardi?

Comunicato stampa

 

 

Chi ha paura dei pastori sardi?

 

Ancora una volta è sotto gli occhi di tutti il fallimento della classe politica che guida la Sardegna e

 

che non da risposte certe alle difficoltà di sopravvivenza che attanagliano tutti i settori economici, a partire dall’industria al commercio, alla scuola, per arrivare al settore dell’allevamento e dell’agroalimentare.

 

I pastori sardi, che ieri manifestavano per il diritto a non far fallire le proprie aziende e ad avere remunerazione per il proprio lavoro e i propri prodotti, mentre attendevano una risposta dai vertici regionali: Cappellacci, Prato e la maggioranza di CD,  l’unica risposta data è stata una repressione  violenta e incomprensibile, da parte dalle forze dell’ordine che presidiavano il Consiglio Regionale.

 

Abbiamo assistito al lancio di candelotti lacrimogeni ad altezza d’uomo, sfiorando tragedie fra manifestanti e passanti. Un giovane è a rischio di perdita di un occhio.

Un luogo di culto per i musulmani in Sardegna: un diritto da rispettare 0

Un luogo di culto per i musulmani in Sardegna: un diritto da rispettare

Sul simposio promosso da Amici Sardegna-Palestina sul “luogo di culto” anche per i musulmani in Sardegna, sostengo che la “laicità” sia un valore di grande civiltà che debba guidare gli uomini al rispetto delle diversità.


I processi di immigrazione condizionano favorevolmente il futuro della società sarda, una società che evolve verso un modello interculturale che genera momenti di incontro, di confronto e di scambio fra popoli,   quindi essa è fonte di arricchimento reciproco delle culture. Questo modello di società permette il potenziamento e la conservazione delle reciproche diversità culturali.


Sin dall’antichità le relazioni fra noi sardi e il mondo del Maghreb erano intensissime sia sul piano culturale che economico e le stesse relazioni politiche erano gestite direttamente dal popolo sardo. Per testimoniare l’intensità dei nostri rapporti economici, culturali e di fratellanza con i Paesi arabi basti pensare che in tempi più recenti, all’inizio del 900, si stampavano a Cagliari diversi giornali in lingua araba.
A rischio il Teatro Lirico 0

A rischio il Teatro Lirico

      Al Sig. Sindaco dott. Emilio Floris

 

                                                             All’Assessore alla Cultura, Attività Culturali,

 

                   Musei, Spettacolo

 

                                         A tutti gli Assessori competenti

 


 

Mozione urgente

 

Su

 

Grave rischio di smantellamento del Teatro Lirico di Cagliari

 

                                                                               

 

Premesso che

 

– da diversi mesi gli operatori del Teatro Lirico di Cagliari stanno portando avanti una tenace e civile protesta contro lo smantellamento di questa importante struttura della vita culturale e sociale di Cagliari;

 

– gli effetti devastanti della cosiddetta “Riforma Bondi” hanno innescato una serie di numerose proteste e mobilitazioni non solo fra gli stessi operatori dell’Ente ma anche di parte dei cagliaritani che non tollerano di vedere mortificato uno dei più importanti punti di riferimento della Cultura non solo della Sardegna ma anche Italiana e Internazionale;
Sulla manifestazione degli agricoltori del 13/10/2010 0

Sulla manifestazione degli agricoltori del 13/10/2010

Comunicato Stampa   del 13/10/2010    Solidarietà alla manifestazione degli agricoltori     La manifestazione che si è tenuta stamattina per le vie del capoluogo isolano ha visto la partecipazione di centinaia fra agricoltori, allevatori e operai....