Claudia Zuncheddu Blog

Consiglio Regionale del 05/03/2010 0

Consiglio Regionale del 05/03/2010

Tracce d’intervento

Sulla Tutela Integrale di  TUVIXEDDU

Tuvixeddu non può essere trasformato in “giardinetto condominiale” con vista sui balconi dei palazzi. La Politicadeve trovare soluzioni e riappropriarsi del suo ruolo nel gestire il bene della collettività e  non gli interessi privati.

Considerando che l’area cagliaritana oggetto di dibattito, nonché di azioni giudiziarie, è il colle di Tuvixeddu-Tuvumannu, parte integrante del sistema di colli Cagliaritani che costituisce la principale peculiarità morfologica e paesaggistica della nostra città, essa rappresenta un vasto unicum oggetto di insediamento umano sin dalla preistoria, in tutti i suoi versanti.

Il vasto patrimonio dell’umanità e memoria identitaria dei sardi, ha diritto ad essere salvato e tutelato  integralmente.

La precedente Giunta Soru,  salvaguardando il bene e prevedendo l’adeguamento del PUC al PPR, non ha fatto nulla di straordinario se non il proprio dovere politico. 

 

In tema di urbanistica ci troviamo di fronte a gravi carenze. I comuni dovrebbero dotarsi di figure professionali indispensabili come quella del geologo e quella dell’archeologo, figure a tutt’oggi non contemplate. La mancata integrazione di queste  professionalità nel contesto dell’urbanistica ha portato a drammi vari, dalle catastrofi c.d. “naturali” agli scempi sul patrimonio archeologico.


Su Tuvixeddu ad esempio è venuta a mancare, forse volutamente, un’indagine molto semplice e poco dispendiosa che è quella della “georeferenziazione”. Si tratta di una indagine diagnostica che consente di localizzare monumenti archeologici soprattutto sulle cosiddette aree che cadono oltre il “Perimetro Archeologico” (che comprende il monumento individuato, più una fascia in cui possono esserci emergenze archeologiche). Questo Perimetro corrisponde alla 

Attobiu 0

Attobiu

Sabato 13 marzo dalle ore 16.00 in Piazza del Carmine a Cagliari con le nostre bandiere. Non mancate!

 

Riprendiamoci, pacificamente, le piazze e le strade per protestare contro la corruzione e gli scandali che in Italia alimentano uno Stato sempre più autoritario, privo di regole democratiche che garantiscano la libertà dei cittadini e non lo strapotere dei più forti; contro uno stato fascista, xenofobo e razzista, con un presidente del consiglio italiano che ha trasformato tragicamente   la Politica in barzelletta, i diritti dei cittadini in suoi privilegi, che controlla la maggioranza dei sistemi di comunicazione di massa, che gioca a indebolire il sistema giudiziario, a ridicolizzare la Costituzione, a usare il Parlamento per “partorire” leggi che gli garantiscano l’impunità  e l’onnipotenza.

Protestiamo non solo contro il governo, ma contro tutto il sistema repubblicano italiano indebolito dalla corruzione e complice di fatto, con il  decreto legge  “salva liste”, dello strapotere  ed arbitrio berlusconiano. Un decreto firmato dal presidente della Repubblica Napolitano,  in sfregio al rispetto delle regole democratiche elettorali,  valide per tutti i raggruppamento politici e per tutti i cittadini.

Questi  strapoteri  e queste imposizioni a colpi di decreti e di voto di fiducia in Parlamento  minano  lo stato di diritto che con le sue regole, diritti e doveri sta alla base della democrazia  e della legalità.

Conti italiani che non esonerano i Sardi dal pagare 0

Conti italiani che non esonerano i Sardi dal pagare

Il decreto “salva liste” è nella sua sostanza incostituzionale e antidemocratico,  un segno inquietante come  altri nel filone berlusconiano di questa repubblica, dove attraverso campagne mediatiche si falsa e si stravolge la realtà per difendere la propria impunità. Questo decreto è la formalizzazione di un “nuovo fascismo” che passa attraverso il colpevole assenso della più alta  carica dello Stato italiano.  

Il Presidente Napolitano firmando il dl “salva liste” di Berlusconi, ha avvallato la violazione delle regole democratiche e decretato lo sgretolamento di un intero sistema. C’è da chiedersi cosa può aver indotto il Presidente della Repubblica italiana a rinunciare al suo ruolo innanzitutto di garante della Carta Costituzionale e  se non avesse accondisceso a imposizioni pressanti di un “potere forte”, cosa sarebbe accaduto?

Così come ci chiediamo con preoccupazione cosa si prospetta all’orizzonte politico italiano e quali riflessi si avranno nella realtà sarda? 

Il Presidente Napolitano con la sua firma lancia agli italiani e a noi sardi un segnale di resa cedendo al pesante ricatto di Berlusconi  per non salvare nulla, anzi, per decretare la definitiva decomposizione della repubblica italiana. La credibilità politica non si può mendicare tra le macerie di questo sistema e del gigante di argilla Napolitano, crollato dopo l’umiliante resa.

                                                                                              Claudia Zuncheddu

Assemblea Costituente Rossomori 0

Assemblea Costituente Rossomori

Il 6 Marzo è una giornata storica per  Rossomori. Con l’Assemblea Costituente il  Movimento Progressista e Nazionalitario, ribadisce l’esigenza dell’Autodeterminazione del popolo sardo in un contesto europeo,  praticando l’obiettivo dell’indipendenza attraverso processi di democrazia partecipata.

Un giorno di festa, di partecipazione e di gioia che ha ribadito i valori che animano Rossomori,  il progetto politico che nasce dalle esigenze, dalle aspirazioni e dai sogni  del  popolo sardo  e proposto un disegno organizzativo provvisorio che  conduca il Movimento al Primo Congresso Nazionale da celebrarsi entro   Novembre del 2010.

L’Assemblea ha eletto:  

      Consiglio Nazionale: costituito da 120 rappresentanti espressi dai territori  

Commissione Statuto: costituita da 10 militanti e aperta ai contributi di tutto il movimento

Presidente:    Claudia Zuncheddu 

Vicepresidente: Angelo Filigheddu

Segretario:    Gesuino Muledda

                        

Rivolgo un  personale  ringraziamento ai compagni e amici che con il loro lavoro e con il loro “attivismo” hanno fatto si che si potesse realizzare S’Attobiu del 6 Marzo; 

Agli artisti: autori di profonde emozioni che con la musica e le parole  hanno saputo rievocare la storia “dolorosa” del nostro popolo e dei nostri Padri, ribadendo l’attualità e i valori di cui noi siamo eredi;            

 A tutti i militanti  che con il proprio impegno quotidiano fanno si che le idee del Movimento siano giorno per giorno parte delle lotte dei sardi per il diritto al “lavoro che non uccide”, alla salute, all’istruzione, alla difesa ambientale della nostra terra e della nostra identità;           

Referendum in Catalogna sullo Statuto per l’Indipendenza 0

Referendum in Catalogna sullo Statuto per l’Indipendenza

28F Consulta

SOBRE LA

INDEPENDENCIA

DE CATALUNA  

 

Il 28 Febbraio si è tenuto in Catalogna un referendum popolare sul quesito:“Sei d’accordo che la Nazione Catalana divenga uno Stato di Diritto, Indipendente, Democratico e Sociale, Integrato all’Unione Europea?”

Questo referendum, svolto in un test di  80 Comuni ha visto la partecipazione spontanea, democratica e autogestita  del  21,7% della popolazione.

 Il  test, promosso da formazioni indipendentiste e da organismi popolari di base, ha visto come risultato: il 92,04% dei votanti esprimere parere favorevole,  il 4,86% contro, il 2,79% in bianco e 0,32% nullo. 

Il referendum autogestito si è svolto alla presenza di “osservatori internazionali” facenti parte di organismi istituzionali eletti dal popolo nei propri Paesi d’origine.

Le operazioni di voto si sono svolte ovunque nella massima trasparenza e ordine. L’introduzione, per la prima volta in Europa, del sistema di voto elettronico  è stata una grande novità che ha consentito, attraverso la registrazione del codice fiscale dei votanti, la garanzia dell’espressione libera, democratica e priva di qualsiasi possibilità di manipolazione da parte degli elettori.  

Referendum di consultazione popolare sull’Indipendenza della Catalogna 0

Referendum di consultazione popolare sull’Indipendenza della Catalogna

Referendum di consultazione popolare sull’Indipendenza della Catalogna

Lettera di invito

 

Observadors Internacionals Consulta 28F                                                     

 

Paisos Catalans 4 de febrer de 2010

 

Compañera Claudia

Como ya sabeis el proximo dia 28 de febrero 77 pueblos de Catalunya con un censo de votantes de mas de 300.000 personas van a poder votar en el referendum sobre la Independencia de Catalunya. Como ya se hizo en el referendum del 13 de dicimebre se tiene prevista la presencia de observadores internacionales para que puedan dar fe de que el proceso es democratico y que cumple todos los requesitos de un referendum vinculante i oficial.

Interrogazione Zuncheddu con richiesta di risposta scritta 0

Interrogazione Zuncheddu con richiesta di risposta scritta

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XIV Legislatura

 

 

Interrogazione Zuncheddu con richiesta di risposta scritta

 

SULLO SCANDALO DEGLI APPALTI DEL G8 A LA MADDALENA denunciato dalla stampa e oggetto di atti della Magistratura.

 

Premesso che

– Quanto è emerso nelle ultime settimane sugli scandali riguardanti gli appalti per i lavori del G8 a La Maddalena risulta ancora più deplorevole se si considera la crisi socio-economica che affligge la Sardegna e in particolar modo La Maddalena che faticosamente cerca una riconversione economica da “economia di guerra” in “economia eco-compatibile”.

– La “gestione  scandalosa” dei lavori del G8 ha per l’ennesima volta avvilitoe mortificato l’imprenditoria sarda, esclusa da ogni forma di partecipazione e la comunità  Maddalenina, che denuncia  la verità tenuta celata dalla stessa stampa regionale.

-I maddalenini, la cui voce ci sentiamo di dover far sentire, sono oramai stanchi ed esausti per l’ennesimo atto, di sfruttamento e sciacallaggio, anche attraverso tavole rotonde tenute come sempre in palazzi ben lontani dalla realtà isolana, escludendo dalla partecipazione alle decisioni i cittadini e le comunità locali. 

Ordine del giorno in Consiglio Comunale 0

Ordine del giorno in Consiglio Comunale

Bella vittoria! La lotta per la difesa del Palazzo Aymerich, parte della memoria storica di Cagliari, ha dato i suoi buoni frutti con il riconoscimento del valore culturale del bene da parte del TAR. Ora bisogna liberarlo dal degrado e restituirgli la giusta dignità.  Per questa ragione si presenta l’”ordine del giorno” in oggetto al Sig. Sindaco dott. E. Floris e agli Assessori competenti.

Ordine del Giorno

Intervento di Recupero,  tutela e conservazione del Palazzo Aymerich sito nel Centro storico Castello di Cagliari

Visto che

– la sentenza del Tar del 19 febbraio 2010, n° 203, ha respinto il ricorso dellaDac s.r.l. contro il provvedimento di vincolo storico-culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) posto dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici sui ruderi di Palazzo Aymerich, nel quartiere storico di Castello, a Cagliari;    

– nella succitata sentenza si certifica e si ribadisce che il Palazzo Aymerich sito in Castello, tra la Via Genovesi e la parallela Via La Marmora, non solo è da attribuirsi all’architetto  Cima, figura illustre dell’architettura cagliaritana, che contribuì nell’’800 allo sviluppo urbano della città, ma che le  fondazioni dell’edificio insistono sicuramente su un sito di epoca medievale, considerate invece dal legale che aveva presentato ricorso come “un cumulo di macerie prive di pregio”(rif. La Nuova Sardegna del 21/02/2010);

Vinta una battaglia! 0

Vinta una battaglia!

Il Palazzo Aymerich, parte della memoria storica di Cagliari NON SI TOCCA. Il TAR con la sentenza  del 20 febbraio ha respinto il ricorso della “Dac s.r.l” contro il vincolo imposto dalla Sovraintendenza.  ...

Offesa ai Sardi da parte del Presidente Cappellacci…e di un certo Sig. Fusi (?) 0

Offesa ai Sardi da parte del Presidente Cappellacci…e di un certo Sig. Fusi (?)

Da un’intercettazione telefonica pubblicata dalla stampa:

Fusi:”io sono innamorato della Sardegna, ma non dei sardi…”

Cappellacci: “… ho la consapevolezza del vero grande limite della Sardegna: noi sardi!” 

Giusto per informazione: “Riccardo Fusi è coinvolto nell’inchiesta sui grandi appalti assegnati con procedura d´urgenza nell´ambito della protezione civile e dei Grandi Eventi. Investito dall´inchiesta sui grandi appalti assegnati con procedura d´urgenza nell´ambito della protezione civile e dei Grandi Eventi, indagato per corruzione e associazione a delinquere con aggravante di mafia, Riccardo Fusi si è dimesso dalla carica di presidente del consiglio di amministrazione della impresa di costruzioni Baldassini Tognozzi Pontello”.

 

Lettera aperta  al Presidente della Regione Sardegna dott. Ugo Cappellacci

 

Presidente Cappellacci, la sua infelice esternazione rilevata nel corso delle intercettazioni telefoniche  secondo cui avrebbe la consapevolezza che il “vero grande limite della Sardegna sono i sardi”, trovo che sia irrispettosa e offensiva per tutti noi. Inoltre giudico umiliante la sua sudditanza culturale tesa  a rafforzare il disprezzo appena espresso sul nostro popolo dal suo amico imprenditore italiano Fusi.