Claudia Zuncheddu Blog

Commissione Pari Opportunità 0

Commissione Pari Opportunità

Le mie dimissioni personali e la richiesta di soppressione della Commissione Pari Opportunità

Documento su

“La crisi della politica in assenza di Democrazia Paritaria e il

ruolo della Commissione P.O.

(Riunione Consiglio Comunale di Cagliari del 14/11/07)

 

DIMISSIONI

Dopo un lungo periodo di riflessione e di tentativi per dar senso alla vita della Commissione Pari Opportunità del Comune di Cagliari, proponendo che divenisse il motore propulsivo di un processo di moralizzazione e di cambiamento all’interno delle nostre istituzioni, con rammarico, il risultato emerge anche dalle “cronache” giornalistiche di questi ultimi tempi;

 Per quanto ho dichiarato, non riconoscendo alla Commissione Pari Opportunità del Comune di Cagliari nessuna funzione, se non quella: del pudore della foglia di fico; dell’istituzionalizzazione del futile; dello sperpero economico delle risorse pubbliche; della confusione oltre che dei luoghi, dei ruoli istituzionali dove la segretaria gioca a fare la presidente, mentre la presidente è inesistente; di appendice acritica del sistema (e in questo caso di centro-destra) di cui è fedele esecutrice e domestica dei suoi ordini; di atlete olimpioniche che in tempi record (scambiando la sede assembleare con i corridoi) lasciando il luogo del dibattito (tanto questo non serve), per sincronizzare alla perfezione il movimento delle manine, tutte in alto per votare a favore dei loroprogettini, e tutte in basso con fermezza per bocciare quelli delle altre;

 Essendo inaccettabile di essere rappresentate ad un dibattito pubblico (come èavvenuto all’università) sul grande tema riguardante “la violenza sulle donne nel mondo”, per poi vedere la Presidente delle P.O. rinunciare al microfono sostenendo di “non essere preparata sull’argomento”. Di certo non è un inno alla dignità, né al pudore, né all’umiltà.

L’epoca di questo modo di intendere le Pari Opportunità è finita e la commissione del comune di Cagliari, visto il penoso ruolo, ne è la più brutale conferma.

Emergenza domu in Casteddu 0

Emergenza domu in Casteddu

Po s’impoporimentu de sa genti, i disisperausu ki tenenti abbisongiu de sa domu funti sempri de prusu. Ma in su Consillu de Casteddu, no s’arrejonada po fai “politica”. Fai politica olli nai “amministrai su beni de sa collettividadi”, ma custu “sentimentu” esti abarrau serrau in librusu de filosofia e no debidi bessiri. 
Funti in medasa a cunfundi su Consillu Cumunali cun d’una piola (mancai de sa Marina, biu ca esti accanta) innui passai su tempusu fendi is “orerisi”. 
Oggi l’economia sarda e italiana, per i processi di globalizzazione in corso, si trova in un momento di “tiepida uscita” da fenomeni di recessione e di stagnazione; sono fenomeni che hanno generato la grande povertà che è sotto gli occhi di tutti. Di conseguenza è inevitabile che per strati sempre più ampi di popolazione, il diritto alla casa sia negato e destinato ad un’inesorabile crescita. 

Da qui la necessità di un rilancio di un piano per l’edilizia economico-popolare e comunque convenzionata che consenta ai numerosissimi cittadini in difficoltà di acquisire concretamente questo diritto primario. 
Nella riunione di Consiglio (precedente a quella andata deserta) emerge che per i nostri concittadini 
– non sia possibile recuperare spazi abitabili all’interno del ricco patrimonio immobiliare comunale; 
– non è possibile costruire su “aree libere” all’interno della città (e perché no?)
– non è naturale ospitare nuclei familiari all’interno delle scuole seppur in stato di abbandono.
Tutto richiede tempi lunghi. Tutto è difficile e inattuabile, intanto i fondi finanziari esistenti, rischiano di tornare indietro inutilizzati. 

Ma la soluzione non solo è possibile, essa è facile e veloce. Se c’è la volontà politica basta investire i fondi disponibili nell’acquisto di appartamenti dal “florido” mercato immobiliare. 

Gei funti a froris – bis 0

Gei funti a froris – bis

Gei funti a frori. No n’da zeccanda una e pantaloni pagada 
Mi pregontu: e a innui seusu andendi cun d’una amministrazioni cumunali chi no tenidi “stima” de is “valorosi” de sa natura e de sa memoria de su populu suu. 
Deppeusu torrai a pensai e arrejonai de is cosasa prus pitticasa po cumprendi in ita manusu seusu. Unu chi boccidi una mata cun s’arrejni poita no di praxidi, ita speranza mi onada candu depidi decidi de sa saludi e de sa bellesa de sa genti e de is logusu? 
Chi pensu ai babbusu nostusu ca cun sa natura anti biviu impari. Anti biviu cun is bestiasa, anti biviu in is montisi, cun is fruminisi e in medasa anti castiau su mari finzesa timendidu ma sempri cun rispettu. 
Su rispettu no esti mai mancau po sa natura, mancu candu sa linna de is matasa serbiada po allui fogu; qandu andanta a cassa, cumprendenti candu qustu fiada unu beni po sa natura 
e totu. 

C’è un equivoco sulla cultura dei fiori 
La mia “ironica” interrogazione in Consiglio Comunale sui “fiori infelici” di Via La Marmora, anche se non ancora discussa in aula, suscita un po’ di curiosità. Un amico del blog ha pensato che stessero preparando i funerali agli abitanti diCastello (intanto non sono di Cagliari). 

Comunicato Stampa Novembre 2007 0

Comunicato Stampa Novembre 2007

A proposito delle “indiscrezioni” apparse sulla stampa: sui nuovi gruppi che dovrebbero formarsi nel Consiglio Comunale di Cagliari. L’Unione Sarda 02 Novembre 07 pag. 25 “…in comune Sinistra Democratica potrebbe “assorbire” il Psd’Az. E’ proprio...

L’eterno cantiere di Piazza Palazzo 0

L’eterno cantiere di Piazza Palazzo

E’ siguru ca po is traballusu de Casteddu ‘e susu (ca cumenzanta senza  mai accabai) a is aministradorisi de su cumunu,   po sa pressi, “no n’didus piga su bentu”.No c’esti rispettupo sa storia e po sa memoria nosta.
Sa “cultura” de allogai e tenni beni is prendasa de su passau nostu (mancai meda bortasa sia sunfriu) esti cosa scarescia, cummenti no esti connotu  rispettu po i bisongiusu chi sa genti tenidi oi. Chi no cumenzausu a tenni rispetu nosu de is cosas nostasa, cumenti podeusu pretendi chi du fazanta is atrusu.  
 
 
Al Sig. Sindaco dott. Emilio Floris
All’assessore ai Lavori Pubblici ing. Raffaele Lorrai
 
INTERROGAZIONE URGENTE
Drastica riduzione dei parcheggi di Piazza Palazzo
Caos e pericoli nel transito sia per i pedoni che per gli autoveicoli
 
La Piazza Palazzo, in pieno centro storico Castello è ormai da tempo consacrata a “eterno cantiere”, in onore delle innumerevoli imprese che si alternano ora per l’ex Palazzo di Città, ora per la Cattedrale, ora la Curia etc etc. per le quali risulta sempre indefinita la data di “fine lavori” con relativa verifica sull’esecuzione a regola d’arte, prima che si effettuino i pagamenti con i soldi dei cittadini.
Nessuno di questi monumenti a chiusura lavori è stato mai onorato dall’apertura al pubblico o dall’attribuzione di un funzione culturale, economica, amministrativa al servizio della gente. E’ così che la presunta “fine dei lavori”  sfuma regolarmente nell’inutilizzo e nel degrado del bene.
L’unica efficienza incontestabile è l’apertura di nuovi cantieri e la comparsa di cartelli indicanti la rimozione forzata delle auto, tipica di una cultura  punitiva che riconosce solo obblighi ai cittadini.Il recentissimo cantiere che si è installato (settembre 2007) stravolgendo la prestigiosa piazza, oltre a non essere dotato di tutte le indicazione che la Legge impone in questi casi (per chi opera? qual è la tipologia? chi sono i responsabili della direzione dei lavori? chi sono i progettisti? quali sono le date di inizio e fine lavori? quanto costa l’intervento e chi paga?) ha ridotto drasticamente il numero dei parcheggi all’interno della piazza.
I parcheggi  già esigui per le necessità dei residenti e non a norma (come già rilevato dalla commissione competente) visto che lo studio e la realizzazione dei suddetti non ha tenuto conto non solo delle dimensioni standard  delle auto, ma della stessa esigenza del conducente che una volta parcheggiata la propria auto  dovrebbe avere la possibilità di aprire lo sportello per uscire.

Dibattito SARAS 0

Dibattito SARAS

In su Consillu Comunali de su 21/09/07 
Ma e ita esti succedenti in sa cuscientzia de is cumpangiusu de amanca de su Consillu de Casteddu? 
No perdu tempusu a pensai ita esti sa “Destra”. Est’atra genti, chi castiada su mundu cun atrusu ogusu. Scieusu chini funti e no perdeusu tempusu (chi no esti necessariu a du fai), a su contrariu mi preocupada meda cussu chi esti succedenti a amanca. 
Candu s’arrescionada de sa SARAS, giustu po nai una cosa, no si cumprendidi prusu is “sentimentu de amanca”. 
No cumprendu ita is partidusu “romanusu” de amanca anti cumbinau cun is meris. In s’attobiu de su Consillu de oi, n’c’esti stau un amesturu de is sentimentusu e de is pensamentusu de destra e de amanca. 
Adessi totu “politica sindacale?” 
E’ SIGURU CA NOSU TENEUSU ABBISONGIU DE SU TRABALLU, MA CHI SIADA TRABALLU IN LOGU LIMPIU POITA SA VIDA DE SA GENTI, DE SU MARI, DE S’ARIA E DE SA TERRA NOSTA ESTI STADA SEMPRI LIMPIA E CUSTU NO TENIDI PREZIU. 
Come si può ignorare l’inquinamento marino sotto gli occhi di tutti?
Quello che rende l’aria irrespirabile nel circondario di Sarroch e che impedisce la crescita degli alberi oltre un certo livello? 
Come si può fingere di niente di fronte all’alta concentrazione di malattie neoplastiche fra lavoratori e abitanti della zona adiacente l’industria Petrolchimica? Le allergie, le malattie respiratorie, l’asma bronchiale nei bambini.
 
E immoi contu “sa miseria” de is arrexonamentusu in su Consillu de Casteddu. 

Comunicato stampa – Mercato ortofrutticolo 0

Comunicato stampa – Mercato ortofrutticolo

Sul Mercato Ortofrutticolo di Viale Monastir a Cagliari.
 
Nella savana africana quando un animale è vecchio, ferito e condannato alla morte, gli sciacalli, le iene e certe volte anche i leoni, gli saltano addosso per poi divorarlo secondo il rango: prima i leoni, poi gli avvoltoi, le iene e gli sciacalli. Ecco cosa sta avvenendo oggi sul mercato ortofrutticolo di Cagliari colpito ultimamente da una diffida della USL8 .
 
Il sindaco Floris in una intervista ai maggiori quotidiani regionali ragiona su “un mercato fatiscente che per forza deve essere chiuso”, come se gli insetti, i topi e l’amianto fossero flagelli di dio che l’uomo non può ne combattere ne sconfiggere e tanto meno le istituzioni comunali.
Innanzitutto come cittadina mi chiedo: “ma in questi ultimi otto anni quali sono le responsabilità e le inadempienze che hanno fatto sì che questa struttura ad uso comunale, con valenza non solo per la città di Cagliari ma per tutto l’hinterland, divenisse così fatiscente da essere considerata alla pari di un ricettacolo di topi?”
Quali sono le responsabilità e le inadempienze delle giunte, degli assessori e dei dirigenti comunali in questi ultimi anni?
Questi “paladini” dell’efficienza che prima hanno promosso lo smantellamento  di strutture e servizi pubblici condannando a morte per inedia o per consumazione questo mercato ortofrutticolo, che a tutt’oggi, nel suo momento di minimo storico offre lavoro a 35 aziende e che danno da vivere oltre alle proprie famiglie, ad un indotto di oltre 150 unità, oltre che fornire a Cagliari  un servizio di qualità.

In riferimento a “Il Sardegna”… 0

In riferimento a “Il Sardegna”…

Comunicato stampa“Al mercato esplode la rivolta “Ci barrichiamo nei nostri box” – Il Sardegna 9/10/07 pag. 23 A proposito della mia presa di posizione contro la chiusura del Mercato Ortofrutticolo di Viale Monastir, e il...

Premio internazionale D.H.Lawrence 0

Premio internazionale D.H.Lawrence

Premio D.H. Lawrence: Festa del libro di viaggio 

L’Assessorato alla Cultura e Identità della Provincia di Cagliari ha indetto, a partire da quest’anno, il Premio Internazionale per la letteratura di viaggio “D. H. Lawrence”, il grande scrittore inglese che nell’autunno del 1921 attraversò la Sardegna a bordo di un treno, esperienza che decise di raccontare nel libroSea and Sardinia. Il Premio intende valorizzare la scrittura di viaggio, oltre che sul piano squisitamente letterario, come mezzo per favorire una migliore comprensione tra differenti culture, e promuovere un itinerario turistico culturale che ripercorra il viaggio compiuto da Lawrence in Sardegna. 

CAGLIARI – La premiazione, prevista a Mandas (paese a circa 50 km da Cagliari che fu una delle tappe del viaggio di Lawrence e scenario di uno dei capitoli più suggestivi di Sea and Sardinia) per i giorni 15 e 16 settembre 2007, si articola in due giorni di incontri, dibattiti, mostre e spettacoli, incentrati sul tema del viaggio. 

Per la sezione narrativa il premio è andato al grande scrittore inglese John Berger (vincitore del Booker Price con il libro G nel 1972) e critico d’arte, autore di saggi come Ways of Seeing, che la rete televisiva BBC ha trasformato in una serie TV. Il viaggio, il viaggiatore, il senso della ricerca interiore ed esteriore, saranno al centro di un dibattito di respiro internazionale irripetibile. Il Premio quest’anno è andato per la sezione saggistica ad Attilio Brilli: professore ordinario presso l’Università di Siena, ricopre l’insegnamento di Letteratura anglo-americana. Ha pubblicato studi e ricerche su autori inglesi e americani, da Swift a Byron, a Joyce, ha curato classici per i maggiori editori (tra cui le opere di R.L. Stevenson per i Meridiani Mondadori e testi di grande rilevanza interdisciplinare come la Malinconia d’amore di R. Burton per Rizzoli e le Ore italiane di James per Garzanti). È considerato uno dei massimi esperti di letteratura di viaggio, settore nel quale ha pubblicato opere che sono divenute riferimenti obbligati e che sono state tradotte in diverse lingue presso i maggiori editori stranieri. 

Su makiori perigulosu de is politicusu de Casteddu 0

Su makiori perigulosu de is politicusu de Casteddu

(La pericolosa follia dei politici cagliaritani) 

Sa basca in Casteddu  fai dannu mannu a sa conca de  meda  genti, e prima de totus a calancunu consilleri de su cumunu. Poita  sa basca fai s’effettu  de su “vino veritas” e du potada a nai sa beridadi ma in modu “troppu  craru” po sa Giunta de CD.
Is salinas de su Poettu po 2000 annus anti donau traballu a meda genti e sali e’mari arriku  po is  kalidadis po nosu e po du bendi  puru a is atrus.
Immoi teneusu kustu beni abbandonau, teneusu sa genti senza traballu e comprausu sali istrangiu ki no esti bonu kumenti de su nostu.
In su mentri esti arribada “sa genti arrubia” ki bividi in is salinasa. Kusta esti un’atra arrikesa manna po s’ambienti nostu, ma kini tenidi sa mentalidadi de “su mattoni”, a’ perdiu sa sensibilidadi de si kumovi denanti a sa bellesa de sa natura  ki no si podidi  kumprai cun su dinai.

Anti iscrittu i giornalisi ka su consilleri (assessori) no esti meda cuntentu de sa “genti arrubia” poita “i fenicotteri non hanno mai portato soldi” !!! e inzandusu e’ mellusu a dusu “sfrattai” po fai albergusu, casinò e istradasa in kustu paradisu.

Deu naru ka sa classi politica tenidi maladia mala e toccada a da controllai beni e da torrai a fai. Kustu esti su compitu de sa genti.