Indisturbata via delle scorie in colonia
70 tonnellate di scorie radioattive (isotopo: Cesio 137)
Abbiamo appreso con grande preoccupazione che tre camion carichi di scorie radioattive, (sottoforma di fumi di acciaierie) partiti dall’Alfa Acciai di Brescia, dopo aver viaggiato indisturbati per mezza Italia, superando anche i controlli portuali, sono giunti a Portovesme e li, meno male, sono stati bloccati prima che il materiale venisse avviato alla lavorazione.
Che Portovesme sia al centro dei traffici illegali di rifiuti altamente tossici, non è una novità. La stessa contaminazione delle falde è stata accertata dai carabinieri del Noe, tuttavia i tempi d’intervento sulla tutela della salute in Sardegna sono lenti, nessuno indaga a fondo sulle conseguenze per la vita dei cittadini e i traffici dalla penisola continuano indisturbati.
Ci chiediamo come sia possibile che avvenga tutto ciò in un territorio dove i controlli marittimi e non solo, dovrebbero essere facili da attuarsi. Non è che la Sardegna stia diventando la pattumiera dei rifiuti speciali e radioattivi dell’Italia e in particolar modo dell’industria del Nord? Non è che la Sardegna stia facendo la fine della Campania? Che fa la Regione Sardegna per difendere il territorio e la salute dei cittadini?
Claudia Zuncheddu Consigliera Regionale
Commenti