Indecoroso spettacolo in Consiglio Regionale all’indomani delle elezioni comunali e provinciali in Sardegna.
Comunicato Stampa
A distanza di sei mesi dall’ultima apparizione, oggi si è presentato in aula il Presidente Cappellacci per relazionare, in 13 minuti, sulle intercettazioni telefoniche inerenti l’affaire dell’eolico e sulle inquietanti relazioni fra esso, la “finanza chiacchierata” ed esponenti borderline con la criminalità internazionale e mafiosa.
Naturalmente il Presidente sostiene “che si tratta di ipotesi che non gli appartengono”. Noi riteniamo che in qualità di Presidente della RAS debbano appartenergli le considerazioni politiche che si deducono esplicitamente dalle intercettazioni, che secondo noi avrebbero dovuto suggerirgli le dimissioni dalla sua carica, per “svendita delle risorse della terra dei sardi” a cricche affaristico-politiche.
A seguito del suo intervento, sono stati inquietanti, gli insulti, le volgarità, gli atteggiamenti minacciosi riservati all’ex presidente Renato Soru, che ha semplicemente chiesto che su temi così importanti e determinati per il futuro democratico della Sardegna, si aprisse un ampio dibattito per consentire a tutti i consiglieri un confronto libero, franco e leale.
L’affaire dell’eolico ritengo, che per la sua complessità, per il coinvolgimento non solo del presidente Cappellacci, ma di alcune parti dei vertici amministrativi regionali e per il rispetto dovuto alle istituzioni e quindi ai sardi, non poteva essere di certo liquidato in Conferenza dei Capigruppo, a votazione di maggioranza, con l’imposizione di 10 minuti a gruppo politico e negando in questo modo la partecipazione democratica dell’assemblea.