Claudia Zuncheddu Blog

Sui “morti di lavoro” 0

Sui “morti di lavoro”

Il comunicato stampa sulla tragica morte de tre operai sardi alla Saras non è stato riportato dalla carta stampata  quotidiana sarda in data di oggi. Il dramma è stato possibile anche grazie ad un sistema che ha come scopo esclusivamente il profitto. La Sardegna è una colonia della globalizzazione e forse per questo la vita di un sardo vale meno di un operaio continentale. Questo sistema ha bisogno dello sfruttamento del sacrosanto diritto al lavoro e dell’omertà a tutti i livelli, per stare in piedi e per continuare il proprio subdolo dominio  sulle coscienze della gente. La storia ci insegna che alcuni giornali sardi non sono nuovi alla sudditanzacon i poteri petrolchimici. Così come tendono ad ignorare le denuncie delle minoranze e di tutti quelli che svelano la dura realtà della Sardegna sempre più piegata da un sistema economico coloniale. Il tentativo di eliminare dal circuito cinematografico il film “Oil”, uno spaccato tragico di una realtà lavorativa che purtroppo ieri si è riconfermato con la perdita di tre vite umane, fa parte di questa “strategia del silenzio e dell’insabbiamento” funzionale ai potentati economici e politici che vogliono privare del  diritto al lavoro e alla vita il nostro popolo. 

Consiglio Regionale della Sardegna – XIV Legislatura 0

Consiglio Regionale della Sardegna – XIV Legislatura

INTERPELLANZA

Sulla costruzione dell’aeroporto interno del Poligono interforze del Salto di Quirra.

Ricordato che la tutela del territorio e del patrimonio ambientale è un nostro obiettivo prioritario e non vorremmo che l’identità della nostra Sardegna venga come al solito violentata sull’altare dell’arrogante colonialismo militarista;

Ribadito che la Comunità europea, fra l’altro, pone vincoli severissimi perché, in maniera lungimirante, ritiene che la questione ambientale sia strategica soprattutto in questi tempi di sconvolgimenti climatici. La nostra Sardegna nonostante i continui stupri perpetrati in nome dell’Alleanza atlantica, mantiene ancora una relativa integrità che non vogliamo sia ulteriormente corrotta da un’Amministrazione regionale che vuole proseguire nella tradizione, ormai consolidata, di passività agli abusi di “su strangiu in domu nostra”;

Premesso che, in base a quanto riportato sul quotidiano regionale La Nuova Sardegna in data 28 aprile 2009, hanno appreso della protesta del Comitato per la difesa di Is Angurtidorgius contro la costruzione dell’aeroporto all’interno del poligono interforze del Salto di Quirra;

Sottolineato che il Servizio geologico nazionale del Ministero dell’ambiente, per la presenza di specie rarissime come l’europrocto e il geotritone e un’immensa varietà e ricchezza del sottosuolo sul piano geologico, ha indicato il sistema delle grotte di Is Angurtidorgius come una “risorsa di grande importanza, a elevato rischio di degrado dovuto ad attività militari”;

Noas: Sul Movimento Indipendentista Siciliano 0

Noas: Sul Movimento Indipendentista Siciliano

Roman Henry Clarke, vicesegretario e responsabile ufficio stampa, comunicazione e  propaganda del MIS, si è dimesso dopo di 15 anni di militanza attiva nel movimento.La decisione è nata dopo che i vertici del MIS...

Carceri speciali: il “Dono Alfano” per la Sardegna 0

Carceri speciali: il “Dono Alfano” per la Sardegna

Ancora una volta la Sardegna torna ad essere pattumiera della delinquenza italiana e internazionale.La Destra italiana per non smentire la sua tradizione nell’usare la Sardegna come terra di saccheggio di risorse,  di discarica di rifiuti più o meno radioattivi, come luogo di esercitazioni militari per gli scenari di guerra, con il suo ministro della Giustizia Alfano (avvocato personale del presidente Berlusconi nonché noto autore del “Lodo Alfano”, che garantisce il non poter essere perseguite per alcun reato le quattro massime cariche dello stato italiano) propone ennesimi soprusi. Nel piano di riorganizzazione delle carceri, ha avallato il progetto di portare in Sardegna la peggior criminalità  internazionale e mafiosa.Partendo dalla necessità di riorganizzare le carceri nel nostro territorio e in particolar modo a  Cagliari e a Sassari,  propone di creare bracci speciali per un totale di circa 400 posti da riservare a detenuti in regime di 41 bis (carcere duro).I detenuti da “carcere speciale” in Italia sono circa 600 e tutti esponenti della criminalità mafiosa, (dalla N’drangheta, alla Camorra) legata alla delinquenza internazionale che con i suoi  traffici: dalla droga, alla prostituzione, ai rifiuti, hanno inquinato il tessuto economico e sociale di diverse parti del mondo, per non parlare di quello italiano.Già la magistratura si è occupata nel Nord-Est della Sardegna di infiltrazioni mafiose e camorriste inerenti la speculazione edilizia.

Consiglio Regionale: intervento 13/05/2009 0

Consiglio Regionale: intervento 13/05/2009

Crisi occupazionale e deindustrializzazione nel Sulcis Iglesiente e in SardegnaLa mozione su un problema drammatico oggi non solo deve indurci a riflettere ma impone al governo dei sardi  soluzioni immediate.In quest’aula si è discusso sicuramente  tante volte di processi di industrializzazione o di deindustrializzazione dei vari territori della Sardegna.Senza entrare in merito al fatto che questi processi siano stati giusti o meno, anche se ho la convinzione che il modello industriale nella realtà sarda sia stato tutt’altro che funzionale allo sviluppo del territorio. Noi Rossomori, avremmo molto da dire sul modello di sviluppo imposto, un modello non  equo e non in armonia con il nostro ambiente e la nostra tradizione.   Il modello industriale a fronte di un’effimera occupazione ha contribuito non solo alla distruzione di un tessuto economico produttivo tradizionale  ma anche di un tessuto culturale sul quale si poteva realmente costruire un’alternativa economica.Nonostante ciò ritengo che in questo momento non possa essere perso nessun posto di lavoro in nessun settore economico sia esso industria, agricoltura, terziario, cultura etc.Questo è il fine ultimo o la missione che mi propongo all’interno di quest’aula.

In questa fase i processi economici di  deindustrializzazione sono legati ad un fenomeno globale di “delocalizzazione opportunistica” delle attività produttive, dove l’unico obiettivo delle multinazionali è l’aumento del profitto, di certo non curante dei bisogni dei lavoratori e dei territori interessati. Con ciò si ripropone in maniera sempre  più violenta il processo di neocolonialismo cui ci hanno abituato a subire come in vaste aree del mondo. La crisi industriale e occupazionale del Sulcis Iglesiente è complessa e drammatica per tutte le popolazioni.– Siamo di fronte ad aziende che pur produttive vengono delocalizzate per aumentare i profitti;– Ad aziende che stentano a stare in piedi perché il costo dell’energia paradossalmente nel Sulcis, come nel resto della Sardegna, è superiore e spropositato rispetto ai costi medi in Italia.Tale condizione determina non solo una non-competitività ma una impossibilità a produrre a prezzi di mercato condannando alla chiusura le industrie e le imprese. 

14/05/09 Consiglio Regionale – traccia d’intervento 0

14/05/09 Consiglio Regionale – traccia d’intervento

“Evento G8 – La Maddalena”Mi ha colpito il messaggio dell’ass. Farris alla chiusura della seduta consiliare di ieri sulla crisi industriale:         “la Sardegna è un’isola felice”. Ma felice per chi?– Per i potenti privati (dell’industria)?– Per i Governi italiani: mai amici, anzi i peggiori nemici dei sardi?   – Per lo Stato Italiano che ha installato in Sardegna il 60% dei poligoni militari previsti per il territorio italiano e dove si fanno vere esercitazioni  con armamenti di guerra?– Per lo Stato che ci minaccia con le centrali nucleari, per poi  far passare le scorie e imponendo alla Sardegna la più grossa industria di stoccaggio di scorie radioattive?  E’ di questa filosofia che fa parte pure il G8 a La Maddalena!Un evento che non ho mai condiviso perché la mia cultura identitaria sardista progressista, quindi contraria allo spirito che i pochi “grandi della terra” parlino e decidano dei piccoli, di cui anche noi sardi facciamo parte.(Sappiamo benissimo che il  mondo è gestito da 4 famiglie. Sappiamo come si muovono le cose. Otto potenti decidono  per il resto del mondo, avvallando la globalizzazione mondiale dove 80% della popolazione che contribuisce a creare la ricchezza con il proprio lavoro è esclusa dalla possibilità di poterne usufruire. E fra questi ci siamo pure noi sardi).

Dichiarazione di voto 14/05/09 0

Dichiarazione di voto 14/05/09

In riferimento alla  mozione presentata in Consiglio Regionale dall’opposizione, a sostegno dei Maddalenini per i gravi danni ricaduti sulle loro economie a seguito del trasferimento del G8 all’Aquila.    Come esponente dei Rossomori, eredi dell’autentico sardismo progressista,...

Comunicato Stampa 15/05/09 0

Comunicato Stampa 15/05/09

Ennesimo sopruso dello Stato Italiano contro la Sardegna… silenzio sulle “scorie radioattive” Rossomori si oppongono alla scellerata minaccia di installare in Sardegna le centrali nucleari e non faranno passare sotto silenzio un atto politico di tale gravità. Il Governo Berlusconi, con una forzatura antidemocratica e di stampo coloniale ripropone la sua politica del nucleare nel territorio sardo: “oltremare, antisismico e fortemente militarizzato”.Tuttavia ritengo, come denunciato in numerose occasioni in sede di Consiglio Regionale, che dietro la minaccia delle centrali nucleari, c’è il rischio che passi in secondo piano  la possibilità concreta  e drammatica che la Sardegna divenga sede della più grossa industria dello stoccaggio di scorie nucleari o di rifiuti altamente tossici.La Legge Regionale n° 8 del 2003 dichiara la Sardegna “territorio denuclearizzato e precluso al transito ed alla presenza, anche transitoria, di materiali nucleari non prodotti nel territorio regionale” esclusi i “materiali necessari per scopi sanitari e per la ricerca scientifica”. La Legge Regionale, nell’agosto del 2003, fu  impugnata dal Governo Italiano per illegittimità. La Corte Costituzionale riconfermò l’incostituzionalità  della Legge Sarda, sostenendo che  il “materiale nucleare” è da considerarsi  “merce” e in quanto tale, soggetta alle regole dell’U.E. in materia di libera concorrenza   che impone ai paesi membri la libera circolazione delle suddette.

Interpellanza 0

Interpellanza

Su Provvedimenti previsti per la blindatura della Sardegna contro il pericolo nucleare.Premesso che:

come apprendiamo dall’articolo de “La Repubblica” in data 13/5 u.s. dal titolo “Centrali in Puglia, Sardegna e Piemonte contro i rischi di terremoti e inondazioni”, l’ENEA pare abbia realizzato una mappa dei territori su cui installare le Centrali Nucleari nel territorio italiano.Preso atto che:nel febbraio scorso ENEL e EDF hanno siglato due “Memorandum of Understanding (protocolli di intesa, ndr) per studiare la fattibilità di almeno 4 unità di terza generazione avanzata del tipo EPR da costruire nel nostro Paese e per estendere la partecipazione di Enel al programma nucleare in Francia, a partire dal reattore di Penly recentemente autorizzato” (fonte comunicato stampa di Enel del 24 Febbraio 2009). Allarmati dal continuo circolare d’informazioni che vedono la nostra isola coinvolta nel progetto nucleare con un minimo di una fino a quattro Centrali da installare entro il 2020Chiedono: