Claudia Zuncheddu Blog

Il Centro Destra affonda Sant’Elia 0

Il Centro Destra affonda Sant’Elia

Ennesimo misfatto politico ai danni di Sant’Elia in Consiglio Comunale

 

Ancora una volta la “politica personale” prevale sugli “interessi della gente”

PERSI per Cagliari 220 MILIONI DI € e oltre 1000 posti di lavoro

 

NO del SINDACO FLORIS e della sua GIUNTA DI CENTRO DESTRA

all’intesa fra Comune e Regione sul progetto di

RIQUALIFICAZIONE DEL QUARTIERE DI SANT’ELIA

 

 

Il Presidente della REGIONE SORU e la maggioranza di Cento-Sinistra ha trovato i fondi per un accordo di programma fra Regione e Comune di Cagliari, per la realizzazione di un progetto che sicuramente avrebbe trasformato la fisionomia architettonica, sociale ed economica di Sant’Elia.

Il sindaco Floris e il Consiglio Comunale ha approvato, anche con i voti della coalizione di Centro Sinistra e Sardista questo accordo di programma. L’accordo è stato successivamente bocciato da parte dello stesso sindaco Floris e della sua Giunta di Centro Destra.

Il tutto con “pareri urbanistici” pretestuosi e sicuramente superabili con una reale volontà politica. Stranamente tutto è successo subito dopo la vittoria elettorale di Berlusconi e del Centro-Destra in Italia. In Sardegna governa il Presidente Soru con una Giunta di Centro-Sinistra e a Cagliari governa il Sindaco Floris con una Giunta di Centro-Destra, e fra un anno ci saranno le elezioni regionali.

 

Sant’Elia condannata a morire dal Centro Destra 0

Sant’Elia condannata a morire dal Centro Destra

Comunicato Stampa   Ancora una volta la politica personale prevale sugli interessi della gente. In questi giorni in commissione urbanistica del Comune di Cagliari si sta svolgendo un misfatto politico ai danni della popolazione...

Considerazioni sulla corsa del Psd’Az alle elezioni per il Parlamento Italiano 0

Considerazioni sulla corsa del Psd’Az alle elezioni per il Parlamento Italiano

E ita ant’essi is tempusu chi arribanta po sa Sardigna e is sardusu “privausu de bessiri” po andai in su Parlamentu italianu, (in “sa domu de is merisi”) a biri e a nai po nosu. Custa esti sa Lei coloniali chi si onada su permissu de andai a votai

ma po n’ci vai bessiri feti a is istrangiusu.

S’indanti pigau sa terra, su mari, s’aria, sa saludi e sa vida; cun su viziu de “pigai” immoi s’indanati furai fintzasa is votus chi serbinti contra de nosu etotu.

Po is sardusu no n’ci depid’essi “rappresentanza” in Italia. Naranta ca no serbidi poita “a nosu n’ci pensanta is atrusu” e custu esti siguru, ognia dì bieusu cumenti is istrangiusu pensanta a nosu!

S’anti negau su dirittu de sonnai su bisu de sa liberazioni. E ita debus fai?

E su Partidu Sardu a innui olidi andai?

 

La breve ma intensa campagna elettorale che ho svolto per il rinnovo del parlamento italiano in qualità di capolista per il Psd’Az alla Camera dei Deputati mi ha permesso di contattare migliaia di elettori e militanti sardisti e di partecipare a tante assemblee tenutesi in varie parti della Sardegna, dalla Planaria ad Oristano, dal Campidano al Sulcis, alla Trexenta etc.

Ho raccolto, e con me gli altri candidati, le tante denunce di una terra e del suo popolo che vede crescere la propria condizione di sofferenza e di dipendenza economica, causate da irrisolte questioni come trasporti, energia, credito; alle cinquantennali servitù militari si sono aggiunte nuove servitù, quelle industrialidi un apparato produttivo di base nella chimica e delle prime lavorazioni di alluminio, piombo, zinco che in Sardegna lasciano pochi posti di lavoro e tanto inquinamento, prima di partire verso altri lidi per essere trasformati fuori dalla Sardegna in prodotti finiti che danno lavoro e ricchezza.

Sighinti i giogusu de guerra in domu nosta 0

Sighinti i giogusu de guerra in domu nosta

A Descimumannu s’aeronautica italiana impari a is amigusu inzoru cun 76 aeroplanusu e 1900 militarisi de sa NATO, s’attobianta in Sardigna po si preparai a fai sa gherra contrasa atrus populusu cumenti de su nostu. Funti is propriusu chi anti arrovinau i logusu e sa genti de s’Afganistan e de s’Iraq. In prusu toccada a pensai ca i “giogusu” de gherra avvelenanta sa terra, su mari, s’aria e sa genti nosta.

Tantisi, «sa vida de is sardus ballidi pagu».

Est ora de d’accabbai

Po s’attobiu

 

Messaggio del Comitato contro l’aeroporto militare di Decimomannu

 17 marzo ore 9,30 concentramento alla stazione di Decimo

manifestazione alla base militare

(si ricorda che in serata ci sarà il corteo contro le morti bianche: Cagliari ore 18 da piazza Garibaldi a piazza del Carmine )

 

IMPONENTE MANOVRA NATO IN CORSO ALL’AEROPORTO MILITARE DI DECIMOMANNU

OPPONIAMOCI ORA!!!

 

*DECIMOMANNU ­SPRING FLAG 2008*

 

*ANCORA GUERRA*

Unu traballu po nudda e po incrutzai sa vida 0

Unu traballu po nudda e po incrutzai sa vida

comunicato stampa 

Unu traballu po nudda e po incrutzai sa vida

 

“Il diritto al lavoro non si può pagare con la vita”

 

Le ultime tre tragiche morti sul lavoro in soli tre giorni e le oltre 50 denuncie al giorno di incidenti sul lavoro in Sardegna, sono una emergenza a cui nessuno può sottrarsi.

 Oltre la solidarietà alle famiglie dei morti sul lavoro (solidarietà che dev’essere espressa anche in termini economici), oltre la retorica che in questi casi tutte le forze politiche esibiscono, è importante che lo Stato Italiano, la Regione e tutte le istituzioni per quello che è di loro competenza, affrontino una volta per tutte questa “strage” senza fine in termini concreti.

 La cultura della prevenzione sia da parte padronale che da parte operaia non si può inventare.

Abbiamo bisogno di azioni concrete da parte delle istituzioni che vadano oltre il giusto e doveroso rispetto delle regole con assunzioni di responsabilità, in modo tale che “chi deve pagare, paghi”.

 La sicurezza nel lavoro non dev’essere per le imprese un costo. Essa è una necessità doverosa per tutti gli imprenditori che hanno a cuore la salute e la prosperità dei propri lavoratori alla pari delle proprie imprese.

Troviamo un sistema fiscale affinché questi costi, che fanno parte della conduzione di un’impresa, siano detassati e defiscalizzati in modo tale che le imprese che fanno una concreta formazione e prevenzione sulla sicurezza, abbiano un “bonus-premio” e non una penalizzazione nelle attività lavorative.

Olimpiadi: Solidarietà al popolo Tibetano 0

Olimpiadi: Solidarietà al popolo Tibetano

07/04/2008 Stamattina durante il passaggio della fiaccola olimpica nelle strade di Parigi, diversi consiglieri comunali parigini dell’area ambientalista e progressista con migliaia di manifestanti, hanno fatto si che il governo francese spegnesse la fiamma...

Sulla difesa della legge 194 0

Sulla difesa della legge 194

 “Sa vida in su coile, in sa bidda e in sa domu”

veniva vissuta all’insegna del rispetto.

“Cussu chi anda beni a tie, anda bene a mime”

 

Erano queste le relazioni su cui poggiavano i rapporti all’interno della coppia nella cultura sarda pastorale. Il rispetto paritario come esempio di grande civiltà.

 

Sugli attacchi alla Legge 194

EST’ORA DE D’ACCABBAI

 

Tra bigotti e l’ipocrisia di chi vuole “salvare la vita”

(forse politica di se stesso nelle maglie ricche e dorate delle istituzioni politiche)

 

Il livello di civiltà di una società si misura dal rispetto dell’identità di genere.

Il pesante segnale di inciviltà innescato dal clero con le sue crociate contro la Legge 194 oltre che un’offensiva contro le donne, di fatto è un’ingerenza politica gravissima dello Stato Vaticano negli affari interni dello Stato Italiano.

Ma c’è chi pure supporta la crociata faccendone il proprio cavallo di battaglia nella campagna elettorale per il Parlamento Italiano.

Tutto avviene in perfetta sintonia con le esigenze della globalizzazione, per la quale la donna dev’essere “consumatrice” e allo stesso tempo “oggetto di consumo”, nulla di più.

Appuntamenti Aprile 2008 0

Appuntamenti Aprile 2008

– Martedì 8 Aprile Quartu S.E. ore 19.00 Sala Michelangelo Pira – Via Brigata Sassari (fronte ex Upim) – Lunedì 7 Aprile Carbonia ore 17,30 Salone Velio Spano Via della Vittoria n° 1 – Sabato 5...

Messaggio per tutti gli amici 0

Messaggio per tutti gli amici

“5 X 1000”

ricordare e divulgare  a favore dei bambini delle grandi sabbie

Cod. Fisc. 92 14 04 90 928

 Aggiornamento sul Progetto “Una scuola per i piccoli tuareg” del Mali”.

 La relazione sull’ultima missione nel deserto del Mali (dicembre-gennaio 08) non può che esordire con: “è stata particolarmente emozionante”.

La gestione dei nostri fondi, da parte dei capi tuareg è stata davvero straordinaria. Vi assicuro che va oltre ogni nostra immaginazione.

La creazione dei tre nuclei scolastici, dislocati rispetto a Gargando di 7, 30 e 57 Km (Tin Adanda, Tin Gnèrè e Tin Lokiyan), hanno consentito di accogliere un grande numero di bimbi sparsi nel deserto. Attualmente sono quasi 500.

La percentuale più alta degli scolari è rappresentata da bambine. E’ un dato positivo!

A Tin Adanda è stato costruito un locale di mattoni crudi. Un insegnante con il suo stipendio ha acquistato i banchi (lunghi tavoloni e rudimentali cavalletti) e una vecchia lavagna. Il materiale didattico è ridotto ai minimi termini: qualche matita e dei fogli di carta solo per le grandi occasioni. Nessuno possiede un quaderno e i pochi libri sono ad uso collettivo.

Nelle altre due sedi i bimbi scrivono sulla sabbia e sono ancora più disagiati.

La capacità di apprendimento è sorprendente. Abbiamo assistito con stupore ad una lezione di arabo e francese. Il livello di partecipazione era elevatissimo.