Claudia Zuncheddu Blog

Il degrado del mercato Scalette Santa Chiara 0

Il degrado del mercato Scalette Santa Chiara

Al sig. Sindaco dott. Emilio Floris 
All’Assessore alle Attività Produttive Luciano Collu 
All’Assessore ai Lavori Pubblici Raffaele Lorrai 

                                                INTERROGAZIONE 
                         Sul degrado del Mercato “Scalette di Santa Chiara
” 

Il mercato comunale Scalette di Santa Chiara, sito nel cuore della città di Cagliari, tra le mura del centro storico Castello e Piazza Yenne, si sviluppa su due piani: 
IL PIANO TERRA è occupato da box alimentari, di cui il Comune disattende una puntuale manutenzione. Gli stessi infissi della porta d’ingresso fatiscenti, non garantiscono la dovuta sicurezza del complesso. 
Le tettoie presentano vistosi segni di infiltrazioni d’acqua che durante le piogge ricorrenti, fanno sì che si allaghino i locali sottostanti. 
Il mercato di Santa Chiara oltre ad essere un punto di riferimento per soddisfare le esigenze dei quartieri di CastelloStampacePiazza Yenne e parte del quartiere Marina, costituiva pure una sede importante di aggregazione sociale, in quanto momento di scambio fra cittadini e residenti. 
Era un fiorente “Centro Commerciale Naturale”, fonte di reddito e di sviluppo di attività produttive e dell’indotto che ruotava attorno alla vita del mercato. 
Attualmente tutto questo non esiste più in quanto i mercati rionali sono stati parzialmente o totalmente abbandonati e dismessi da parte del Comune.

Per la salvaguardia di Palazzo Aymerich 0

Per la salvaguardia di Palazzo Aymerich

In merito a quanto sta avvenendo nel quartiere Castello a proposito dei lavori in corso sulle rovine del Palazzo Aymerich, sostengo che il grido d’allarme lanciato dagli abitanti del quartiere, dal Gruppo d’intervento giuridico, dagli Amici della terra e da tutti gli ambientalisti, non sia da sottovalutare. 
Le gravi preoccupazioni vertono su un anomalo intervento di demolizione all’interno delle mura dello stabile.

L’edificio, compreso il suo portico Laconi (che metteva in comunicazione la via La Marmora con la via dei Genovesi), come testimoniano i muri portanti poggia su strutture architettoniche medievali. Inoltre i segni d’ispirazione neoclassica dell’intervento dell’architetto Cima sono ancora visibili nei ruderi ancora esistenti. 
Le bombe del ’43 distrussero tutto il lato sud del palazzo. Nel lato nord di via La Marmora è rimasto integro il piano terra, così pure sono rimasti integri il piano terra e il primo piano nel lato di via dei Genovesi. Quindi si salvarono reggendo al peso delle macerie i locali coperti a volta. Così certificano recenti studi. 
Ma questi locali dotati di copertura a volta, perfettamente integri, devono essere abbattuti anche questi o fanno parte della componente da preservare in quanto elementi della struttura dell’edificio e della memoria storica cittadina? 

Centro storico Castello e la situazione igienico-sanitaria 0

Centro storico Castello e la situazione igienico-sanitaria

Al Sig. Sindaco 
del Comune di Cagliari 
e all’Assessore di competenza
 

                                              INTERROGAZIONE URGENTE 

A norma degli Articoli del Regolamento del Consiglio Comunale che regolano le interrogazioni, la consigliera Claudia Zuncheddu del Gruppo Socialista e Sardista, presenta l’interrogazione urgente visto l’allarme legittimo che si è creato fra i cittadini del centro storico Castello, inerente la situazione igienico sanitaria di tutto il quartiere, ed in particolar modo le zone site tra Via Canelles e Vico La Marmora, e tra Via La Marmora e Via dei Genovesi (ex-ruderi del bombardamento della seconda guerra mondiale), a tutt’oggi discariche, immondezzai e latrine pubbliche.

Questa situazione insostenibile per la salute e il decoro di chi vi abita e del quartiere stesso, è stata più volte denunciata in assemblee pubbliche dai residenti e da me medesima, alla presenza di diversi amministratori e funzionari di questo Comune. 
La discarica di Via Canelles, maleodorante e ricettacolo di ratti, ha avuto anche ”l’onore della cronaca giornalistica”, per le giuste rimostranze fatte dai residenti impossibilitati sia ad aprire le finestre delle loro case che ad uscire dalle medesime a causa del fetore stagnante e per gli innumerevoli ratti (formato coniglio) che si aggirano nel sito e in parte del quartiere.

Lavoro e dignità 0

Lavoro e dignità

Al Sig. Sindaco dott. Emilio Floris 
All’Assessore alle Attività Produttive Luciano Collu 
All’Assessore alle Politiche Sociali Angelo Vargiu
 


                                        INTERROGAZIONE URGENTE 
    Riguardante la perdita del diritto al lavoro di un cittadino con un precedente penale 

Un cittadino cagliaritano di anni 44, disoccupato (con una figlia di 17 anni e la moglie a sua volta disoccupata e affetta da una grave patologia, per la quale è seguita presso un nosocomio fuori dalla Sardegna) attraverso la graduatoria dell’Ufficio di Collocamento è stato chiamato dall’Ufficio Cantieri del Comune di Cagliari (Via San Lucifero n° 87), per l’assunzione come custode di ascensori. 

Dopo aver firmato il contratto, in data 18/01/2007 è stato chiamato da una delle referenti del suddetto ufficio del Comune, per informarlo che deve rinunciare alle visite mediche previste dalla Legge poiché a causa di un precedente penale, risalente al 2002 (e per il quale la pena è stata già scontata) il nostro concittadino avrebbe perso il diritto a questo lavoro. 

Alla luce delle sensibilità politiche espresse all’unanimità nei dibattiti in commissione alle Politiche Sociali, in favore dei più disagiati della nostra città, e in Consiglio Comunale anche nel corso del dibattito sulla legge sull’indulto e sulPLUS 

Servizi igienici per i lavoratori 0

Servizi igienici per i lavoratori

All’assessore alle Attività produttive Luciano Collu                                              INTERROGAZIONE URGENTE       Mancanza di servizi igienici per il personale deputato al controllo degli ascensori. Una concittadina di (di 59 anni), da tempo in attesa di un lavoro, come tanti precari giovani...

Acqua Bene Comune 0

Acqua Bene Comune

Dibattito su “Acqua Bene Comune” organizzato dalla sez. Psd’Az di Quartucciu 

Perdere la battaglia contro la privatizzazione dell’acqua significa perdere tutte le lotte per i diritti più elementari alla vita. 
Attualmente il detto “vale più un litro d’acqua che un litro di petrolio” non è di certo un’esagerazione. Le multinazionali hanno ben capito che la vita può far a meno del petrolio ma non dell’acqua, e l’acqua purtroppo sta scarseggiando nelpianeta… 
[div align=”justify”] ragione per cui è il grande business del futuro.

ALCUNI DATI 
Solo il 3% di tutta l’acqua del pianeta è potabile

Di questo 3% il 2,70% è usato nell’agricoltura industriale
Ci rimane solo lo 0,30% di acqua potabile
Il 20% della popolazione mondialecioè quella riccala consuma quasi completamente cioè l’87%. Ciò significa che 1,4 miliardi di poveri muoiono di sete e di patologie legate alla disidratazione e a quelle legate all’uso di acqua non potabile. 
Inoltre gli stravolgimenti legati all’aumento della temperatura terrestre, e cioè l’effetto serra, determineranno lo scioglimento di ghiacciai che faranno saltare le fonti idriche e l’acqua sarà sempre più scarsa.

Questa è la causa per la quale le multinazionali stanno mettendo le mani su quest’acqua per poi rivendercela. 
Il 100% di aumento della bolletta e i tagli dell’acqua per chi non paga, graverà sulle classi più deboli. Mentre centinaia di milioni di poveri nel mondo moriranno di sete e di malattie.

Centro Sociale Culturale Anziani- Sant’Elia 0

Centro Sociale Culturale Anziani- Sant’Elia

INTERROGAZIONE 

Al Sig. Sindaco dott. Emilio Floris 
All’assessore al Patrimonio sig. Giovanni Chessa 

OGGETTO: 
Richiesta di attribuzione di locale da destinare al Centro Sociale Culturale Anziani Sant’Elia 

Come è ben noto al Sig. Sindaco e all’Assessore Chessa, il Centro Sociale Culturale degli Anziani del quartiere Sant’Elia, associazione regolarmente riconosciuta con oltre 150 iscritti,  ormai da tanti anni e sempre con grande compostezza, rivendica il diritto all’attribuzione di un locale dove svolgere le proprie attività a favore di giovani e anziani del quartiere. 
A seguito di un’illecita occupazione del locale “ex asilo nido di Sant’Elia”, regolarmente attribuito dal Comune all’Associazione, con delibera della Giunta n° 1940, su richiesta del 1998, a tutt’oggi, non hanno la disponibilità dello spazio necessario che gli consenta di riunirsi e di svolgere le proprie attività. 

In questi anni, dopo numerose sollecitazioni, svolte nel massimo rispetto dei dettami amministrativi comunali, l’associazione si rivolge alla S.V. per avere l’opportunità di avere in concessione un nuovo locale sito a Sant’Elia, di proprietà o di disponibilità del Comune, che gli consenta di svolgere la propria attività sociale, tendente oltre all’aggregazione degli anziani (sempre più numerosi), al recupero di giovani in difficoltà e alla cultura della tolleranza e della legalità. 
Quindi il ruolo dell’associazione si configura come un servizio indispensabile per tutta la collettività all’interno di un quartiere particolarmente degradato e socialmente sempre più difficile. 

Sull’8 Marzo 0

Sull’8 Marzo

COMUNICATO STAMPA Quasi sicuramente, l’8 marzo, i consiglieri comunali maschi di Cagliari, verranno invitati a sfilare come “modelli” in una manifestazione presumibilmente di moda maschile lungo l’elegante scalinata interna nel cortile del Palazzo Comunale. Lo scopo della sfilata,...

Contro la privatizzazione dell’acqua 0

Contro la privatizzazione dell’acqua

     Il Psd’Az aderisce al comitato contro la privatizzazione dell’acqua 
                           Intervento di Claudia Zuncheddu sede Social Forum 

L’ACCESSO ALL’ACQUA è un “diritto umano” e la sua privatizzazione, quindi, è un reato contro l’umanità. 
La privatizzazione dell’acqua come bene essenziale per la sopravvivenza, si può bloccare solo sensibilizzando e mobilitando l’opinione pubblica. Questa è un’occasione in cui è possibile vedere come la società civile può orientare il modello di sviluppo.

Il Sud Italia vanta un’esperienza molto forte che merita di essere considerata come espressione di lotta di una cittadinanza responsabile. Una grossa mobilitazione a Napoli e a Caserta, ha interessato 136 comuni… 
[div align=”justify”]di cui circa 100 sindaci, che hanno preso posizione a favore della revoca di una delibera del 23 novembre del 2004 che consentiva la privatizzazione dell’acqua nell’arco di due anni. 
La società civile di Napoli ha festeggiato la grande vittoria insieme a Beppe Grillo e a Jacopo Fo a gennaio del 2006. Tutto partì dalla costituzione di unComitato Civico sull’acqua voluto da Alex Zanotelli e dalla Rete Lilliput di Napoli
Il lavoro di base, con la gente, ha portato alla formazione di competenze e di alleanze contro la privatizzazione. 
• L’acqua deve essere un bene totalmente pubblico
• E’ importante che il problema sia trattato in tutte le sedi istituzionali e tra la gente. Su un bene così importante e imprescindibile dalla vita, è fondamentale un confronto democratico, quindi la necessità del coinvolgimento dei consigli comunali e di tutta la cittadinanza, sensibilizzando la gente comune nei quartieri delle città. La gente deve capire l’importanza dell’acqua e reagire, anche perché, dopo l’acqua, resta da privatizzare solo l’aria. 

Sette domande sull’11 Settembre 0

Sette domande sull’11 Settembre

a cura di P.J. Bianchi, R.Vignoli, G.Crescimanni, P.Calzini 22 SETTEMBRE 2006, dalle 19:30Nuovo Teatro Civico all’aperto in via Università a Cagliari Seguirà un dibattito pubblico tra Giulietto Chiesa e Claudia Zuncheddu,moderato da Walter Falgio, giornalista del quotidiano “Liberazione”....