Riflettevo sul rientro del Psd’az nel Consiglio Comunale di Cagliari a distanza di tanto tempo.
Ma che ne è stato de su Partidu Sardu in questi lunghissimi anni?
Le innumerevoli disavventure politiche che si sono alternate nella lunga vita del Psd’az, hanno impedito la sua naturale crescita, relegandolo sempre di più a una condizione di piccolo partito instabile e a rischio di estinzione nonostante i suoi 85 anni di storia.
Le stesse scelte politiche spesso determinate da forze estranee al Partito e al sardismo, sono state volutamente gravi elementi di regressione.
Gli eventi interni infatti hanno fatto in modo che i nobili valori delle nostre radici e la capacità alla lotta, da cui non si può prescindere nel processo di liberazione di ogni popolo, cadessero nell’oblio.
Intanto c’era sempre chi decideva per noi … pensando ai propri interessi personali.
Che i partiti italiani a cui troppo spesso i sardi hanno affidato il proprio destino abbiano costantemente tradito le aspettative dei sardi, è un dato di fatto: i numerosi sardi arruolati in questi partiti, a tutti i livelli delle istituzioni, sono stati sempre funzionali ad una politica oppressiva, voluta indistintamente da tutti i governi italiani contro il nostro popolo, la nostra storia, la nostra identità, nella migliore tradizione coloniale.
La figura del politico “sardo-italianista” è per sua natura contraddittoria, e come tale non è utile alla nostra causa.
D’altronde in questi anni noi non abbiamo avuto la forza per creare l’alternativa sardista.