Claudia Zuncheddu Blog

Assemblea a Macomer – Inceneritore di Tossilo 0

Assemblea a Macomer – Inceneritore di Tossilo

Macomer – non bruciamoci il futuro!Incontro-dibattito “Salviamo il nostro futuro!”sabato 28 gennaio 2012 alle ore 16.00ex Caserme Mura, in Viale Gramsci a MacomerSi farà il punto della situazione e si confronteranno i 2 sistemi di gestione dei rifiuti: a) incenerimento b) recupero e riciclo con trattamento a freddoSaranno presenti e interverrannoi Comitati e le Associazioni della Sardegna che hanno costituito il Coordinamento Sardo Non Bruciamoci il Futuro:Medici per L’Ambiente – ISDE SardegnaCagliari Social ForumComitato Popolare Contro l’Inceneritore di OttanaComitato per l’Ambiente – OlbiaComitato Non Bruciamoci il futuro – MacomerComitato Non Bruciamoci il Futuro – CagliariCircolo Legambiente – MacomerCircolo Legambiente – TonaraMPS Movimento Pastori SardiCIA confederazione Italiana Agricoltori – NuoroColdiretti – Nuoro

Rossella Urru: voto unanime in Consiglio Regionale 0

Rossella Urru: voto unanime in Consiglio Regionale

Sulla liberazione di Rossella Urru dopo la mozione votato OdG unitario

Esposizione della Mozione n. 160 (Claudia Zuncheddu)
 

 “Sulle urgenti misure e azioni che il Presidente della Regione deve intraprendere rispetto alla diplomazia e agli organi internazionali (Farnesina, Nazioni Unite, Cooperazione internazionale, ONG presenti nei territori interessati) affinché si attivi in prima persona e in tempi celeri presso i governi degli Stati africani interessati e presso le capitali del Maghreb e del Sahel, per perorare la causa della liberazione di Rossella Urru cooperante sarda del CISP (Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli) e degli altri colleghi spagnoli rapiti. 

Il Presidente Cappellacci con l’ennesima assenza dai lavori dell’Aula, continua a declinare responsabilità su questioni che gli competono, come in questo caso. Farebbe bene a rinunciare al suo ruolo una volta per tutte.
A oltre 3 mesi dal rapimento della cooperante sarda Rossella Urru e di due suoi colleghi spagnoli, avvenuto nel campo profughi saharwi a Tindouf in Algeria, dove operavano per conto del Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli (CISP è una ONG che coopera da tempo con il governo del Fronte del Polisario), a tutt’oggi non si hanno notizie certe.  Nonostante la mobilitazione dell’opinione pubblica sarda e internazionale per manifestare la solidarietà alle famiglie e alla collettività di Samugheo, si incomincia a nutrire preoccupazione e apprensione sulla reale sorte dei rapiti.
Nonostante l’iniziativa diplomatica della Farnesina, con la missione dell’on. M. Boniver in Mali e in Burkina Faso, a oggi, sulla sorte dei cooperanti incombe un silenzio a dir poco inquietante.

Il Presidente Cappellacci scappa dalla Sardegna 0

Il Presidente Cappellacci scappa dalla Sardegna

Comunicato stampaL’ennesima fuga del presidente Cappellacci dalle emergenze della Sardegna. Oggi, 23 gennaio, nel primo pomeriggio il Presidente Cappellacci presiede a Roma, nella sede di rappresentanza della RAS, una riunione con i parlamentari sardi...

Per non dimenticare Rossella Urru rapita in Algeria 0

Per non dimenticare Rossella Urru rapita in Algeria

Comunicato StampaSolidarietà per Rossella Urru, per Ainhoa Fernandez de Rincan, per Eric Gonyalons: i cooperanti rapiti in Algeria tre mesi fa..GRAZIE ai “Vespa Club Sardi” per il loro impegno di solidarietà che rompe il...

Bestiame Radioattivo nelle Mense dei Poligoni Militari Sardi? 0

Bestiame Radioattivo nelle Mense dei Poligoni Militari Sardi?

Consiglio Regionale

XIV Legislatura

 Interrogazione Zuncheddu con richiesta di risposta scritta sulle gravi denunce da parte della Associazione italiana assistenza vittime arruolate nelle forze armate e famiglie dei caduti in merito ai capi di bestiame abbattuti durante le esercitazioni militari con proiettili realizzati con metalli pesanti e poi macellati e serviti a civili e militari nelle mense del Poligono di Capo Frasca e sui fondati dubbi che inducono a sospettare che le carni e altri alimenti provenienti dalle zone prossime ai Poligoni di tiro in Sardegna possano non corrispondere alle prescrizioni di legge

 Premesso che 
– da quanto si apprende dalla stampa del 13/01/2012 e dalle dichiarazioni del Presidente della dall’Associazione italiana assistenza vittime arruolate nelle forze armate e famiglie dei caduti (Anavaf) attendibili testimonianze avrebbero riportato che capi di bestiame colpiti durante esercitazioni militari presso il Poligono di Capo Frasca 
(cavalli, pecore e buoi) che sconfinavano dal loro pascolo per finire nelle aree dove si stavano tenendo esercitazioni militari, dopo essere stati abbattuti durante le operazioni, venivano poi “caricati sui mezzi, portati nella mensa per essere infine sezionati, cucinati e distribuiti nei pasti giornalieri”;
– si tratta ovviamente di carni potenzialmente nocive per la salute delle persone a cui sono state somministrate , in quanto gli animali venivano recuperati in zone tristemente note per essere luogo in cui si fa uso di armamentario di vario tipo e di proiettili realizzati con metalli pesanti, altamente pericolosi per la salute dell’ambiente e dell’uomo;

Mozione per la liberazione di Rossella Urru e dei cooperanti spagnoli rapiti 0

Mozione per la liberazione di Rossella Urru e dei cooperanti spagnoli rapiti

Consiglio Regionale della Sardegna
XIV Legislatura

 Mozione Zuncheddu – Uras – Sechi – Cugusi – Salis A. – Cocco D. – Mariani  sulle urgenti misure e azioni che il Presidente della Regione deve intraprendere rispetto alla diplomazia e agli organi internazionali (Farnesina, Nazioni Unite, Cooperazione internazionale, ONG presenti nei territori interessati) affinché si attivi in prima persona e in tempi celeri presso i governi degli Stati africani interessati e presso le capitali del Magreb e del Sahel, per perorare la causa della liberazione di Rossella Urru cooperante sarda del CISP (Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli) e degli altri colleghi spagnoli rapiti 

 Premesso che 
– Da oltre due mesi, tra il 22 e il 23 ottobre, Rossella Urru, la cooperante sarda del CISP (Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli), veniva sequestrata, con altri due colleghi spagnoli, nel campo profughi, per rifugiati saharawi, a Tindouf, in Algeria.
– Dopo la missione ufficiale della Farnesina, con la visita lampo dell’inviato speciale Margherita Boniver, a Bamako, in Mali e in Burkina Faso, sul rapimento della cittadina sarda ufficialmente non si è saputo più niente. Le uniche notizie ufficiose, sono quelle già trapelate prima della visita della Boniver, da fonti maliane a cui hanno fatto seguito le immagini trasmesse dall’emittente francese France Press il 12 dicembre, che attestavano che la ragazza con i due colleghi spagnoli sarebbero nelle mani di aderenti, o presunti tali, di un gruppo scissionista di Al Qaeda per il Maghreb Islamico.

Sulla Commissione Paritetica sulle Servitù Militari 0

Sulla Commissione Paritetica sulle Servitù Militari

Cagliari, 16/01/2012 
 
Alla Presidente del Consiglio Regionale 
On.le Claudia Lombardo

ai Presidenti dei Gruppi Consiliari

Sull’attività della Commissione Paritetica sulle servitù militari

Dalla data di costituzione, in questa legislatura, della Commissione regionale paritetica sulle servitù militari in Sardegna, ufficialmente non si conosce alcun dato sui lavori e sull’attività politico-istituzionale intraprese.

Ci risulta che da oltre otto mesi dal decesso di un commissario e dalla richiesta ufficiale di integrazione con un sostituto, non sia avvenuta nessuna surroga, privando i lavori della commissione di un apporto importante.
Visto la notevole importanza dei temi di competenza di questa commissione che riguardano: le inchieste giudiziarie in corso suoi poligoni, l’inquinamento ambientale accertato in quei siti e la necessità delle bonifiche, l’attività e le tipologie di addestramento nei Poligoni in Sardegna, il ruolo dell’aeroporto militare di Decimomannu in relazione ai fatti libici e del Maghreb, l’installazione ingiustificata di “siti radar” attorno all’isola, nonché i diversi problemi di salute pubblica che le attività di sperimentazione e di addestramento nei suddetti siti hanno generato su popolazioni civili e militari e su animali e ambienti naturali.
Vista questa situazione che sicuramente genera forti preoccupazioni nell’opinione pubblica sarda, sugli stessi eletti nelle pubbliche istituzioni, e a maggior ragione nel Consiglio Regionale, che ha il dovere morale di tutelare gli interessi dei sardi.

Sosteniamo la lotta del Movimento Artigiani e Commercianti Liberi 0

Sosteniamo la lotta del Movimento Artigiani e Commercianti Liberi

Manifesto la mia solidarietà al Movimento Artigiani e Commercianti liberi, che con un gesto estremo ha occupato la sede della Provincia Carbonia Iglesias. Quest’occupazione manifesta ancora una volta il grave stato di crisi di tutta l’economia del Sulcis, una crisi aggravata dalle vessazioni usuraie di Equitalia che con le sue azioni di pignoramento, ganasce fiscali, messa all’asta di imprese, abitazioni e beni strumentali, sta condannando migliaia di attività economiche ad una rovinosa chiusura e a un avvenire di povertà e di disperazione per migliaia di famiglie sarde.
E’ ora che le amministrazioni pubbliche rompano gli indugi e passino dalle parole ai fatti, estromettendo immediatamente dalla riscossione dei propri tributi comunali, provinciali e regionali, gli Uffici di Equitalia, dando così un  segno concreto di dissenso da questa aggressione fiscale portata alle imprese che sicuramente vogliono pagare il dovuto.
Ancora una volta Equitalia è la lunga mano della rapina coloniale perpetuata dallo Stato italiano e dal suo “fisco usuraio” in Sardegna.
La Regione Sardegna deve far propria la richiesta di applicazione dell’Art 51 dello Statuto Speciale, il riconoscimento dello stato di crisi, e deve rendere conto ai sardi di che cosa ha fatto in questi ultimi mesi per sostenere concretamente la battaglia di fronte all’attacco degli strozzini di Equitalia e delle banche.
Ribadiamo che la RAS deve dotarsi, come previsto dallo Statuto speciale di Autonomia, di un Ufficio  proprio delle Entrate. L’Ufficio Sardo delle Entrate, non solo garantirebbe ai sardi i denari dovuti da parte del governo italiano (vedi Vertenza sulle Entrate dovute e mai erogate ai sardi da parte dello Stato italiano), ma permetterebbe una equa riscossione in loco  e una gestione locale controllata dai sardi con maggiore trasparenza ed equità.

Inceneritore di Tossilo 0

Inceneritore di Tossilo

       QUALE TUTELA PER LA SALUTE DELL’AMBIENTE E DELLA POPOLAZIONE?

Consiglio Regionale della Sardegna

XIV Legislatura 

Interrogazione Zuncheddu – Sechi – Uras – Cugusi G. – Cocco D. – Salis A. – Mariani G. con richiesta di risposta scritta  sul revamping dell’inceneritore di Tossilo (Macomer) e sulle criticità degli interventi di revamping dell’impianto di incenerimento di Tossilo (Macomer) e delle gravi conseguenze che il progetto avrà in termini di impatto ambientale, rischi per la salute della popolazione, elevati costi di realizzazione e sul piano di fattibilità di un centro di riciclo basato sul sistema di trattamento a freddo dei rifiuti

 Premesso che:

– la stampa recente ha riportato le forti preoccupazioni e i dubbi delle persone che risiedono ed operano nella zona industriale di Macomer, a causa del progetto di revamping dell’inceneritore di Tossilo, che prevede “interventi di revamping dell’impianto di termovalorizzazione per una potenzialità termica di 25 Gcal/h epotenzialità massima di circa 60.000 t/a”, tema già sottoposto all’attenzione dei competenti Assessorati Regionali attraverso Interpellanza Sechi – Zedda M. – Uras –  Zuncheddu  sul Piano regionale dei rifiuti e sull’impianto di incenerimento di Macomer – Tossilo depositata nel mese di Febbraio 2011;