Claudia Zuncheddu Blog

La guerra dello Stato Italiano contro i Sardi 0

La guerra dello Stato Italiano contro i Sardi

Lo Stato beffa la Sardegna: nessun risarcimento ai pastori e nessuna bonifica è dovuta all’ambiente dopo 50 anni di esercitazioni con armamentari da guerra al Poligono di Quirra.
 

Il Piano di monitoraggio sull’inquinamento dopo tre anni di lavori, dimostrerebbe che il poligono più vasto e più frequentato d’Europa per le sperimentazioni sugli esplosivi e nuove armi, di cui ai sardi si nega il diritto di conoscere la natura e gli effetti sui luoghi e sulle persone, è incontaminato. Secondo i sindaci dei paesi interessati e l’assessore regionale Liori, avrebbero prodotto salute e benessere ambientale alle popolazioni militari e civili, e non come i dati reali dicono: inquinamento del territorio, malattie  e morte per uomini e animali.

Ovviamente sono tutti nel mirino del magistrato Fiordalisi che indaga, mentre si profila per tanti il reato di falso ideologico.
 
Il Comitato Gettiamo le Basi, ha già espresso la netta contrarietà al Piano di monitoraggio, così come la Provincia di Cagliari, giustamente, non si assume la responsabilità di firmarlo. Tutto ciò mentre all’interno della stessa maggioranza politica (PD) regna il caos tra sindaci “conniventi” che avvallano il Piano ed eletti al Parlamento italiano, che mentre da una parte richiedono al Ministero della Difesa il potenziamento dei poligoni di sperimentazione nella nostra isola, dall’altra in modo contradditorio chiedono conti al Governo italiano sui danni causati dalle servitù militari in Sardegna.
 

Pubblicità Istituzionale sul PPR 0

Pubblicità Istituzionale sul PPR

“Propaganda politica ingannevole del presidente Cappellacci ” sui principali quotidiani della Sardegna  con i soldi pubblici in barba alla crisi.  
Due piccioni con una fava:  come uccidere il Piano Paesaggistico Regionale e come garantirsi gratuitamente la visibilità dopo lo strappo con il PDL – Intanto lo sfratto forzato a Sa Terra Segada cade  nella totale indifferenza della politica.    

 
Consiglio Regionale
22/09/2011

Mozione n. 147 (PD – SELComunistiIndipendetistas – IdV
Sull’uso indiscriminato, fazioso ed ingannevole delle risorse per la pubblicità istituzionale della Regione nella congiuntura economica più grave dal dopoguerra in Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento. (testo integrale allegato in coda)

Oltre gli sperperi di danaro pubblico per pagare la propaganda politica personale del presidente della giunta su L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna, un lungo e incredibile elenco delle spese ingiustificate del presidente Cappellacci.

Il Presidente Cappellacci risponde sulla “Territorialità della Pena” 0

Il Presidente Cappellacci risponde sulla “Territorialità della Pena”

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Interrogazione n. 191/A

Risposta scrittadel Presidente della Regione all’interrogazione Zuncheddu- Uras – Sechi – Zedda Massimo sul rispetto della legge n. 354 del 1975 e del protocollo d’intesa del 7 febbraio 2006 sottoscritto tra la Regione autonoma della Sardegna ed il Ministero di grazia e giustizia in materia di trasferimento dei detenuti sardi dalla Penisola alla Sardegna. 
La funzione rieducativa nei confronti dei condannati a pene detentive è prevista dall’art. 27, comma 3, della Cost. ed è uno dei principi fondamentali dell’ordinamento penitenziario nazionale previsto dalla legge 26 luglio 1975, n. 354. Le competenze sull’organizzazione e l’amministrazione penitenziaria e sul rispetto delle condizioni che garantiscano una reale funzione rieducativa del carcere, anche attraverso l’applicazione delle norme della citata legge n. 354/75 – di cui l’interrogazione in oggetto lamenta il mancato rispetto – fanno capo evidentemente in termini esclusivi allo Stato, in particolare al Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria. Problemi purtroppo cronici e ricorrenti delle carceri italiane, quali quelli relativi a locali angusti, sovraffollamento, carenza di personale, detenuti in difficili condizioni di salute, spesso tossicodipendenti, rappresentano una situazione comune alla totalità degli istituti penitenziari nazionali, tra i quali quelli sardi non sono tra l’altro tra quelli che presentano le maggiori criticità. Si rileva altresì che anche su questi aspetti organizzativi e gestionali degli istituti non c’è alcuna competenza della Regione, né quindi è possibile un intervento da parte dell’Amministrazione regionale, se non in termini di confronto e di stimolo verso i competenti organi statali.

La tardiva risposta del Presidente Cappellacci sul Nucleare in Sardegna 0

La tardiva risposta del Presidente Cappellacci sul Nucleare in Sardegna

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Interrogazione n. 185/A

Risposta scrittadel Presidente della Regione all’interrogazione Zuncheddu – Uras – Ben Amara – Sechi – Zedda Massimo su provvedimenti e iniziative che il Presidente della Regione intende intraprendere per opporsi all’installazione di centrali nucleari e siti di stoccaggio di scorie in Sardegna (come da ordine del giorno n. 11 approvato dal Consiglio regionale in data 23 settembre 2009).

La questione della produzione di energia attraverso le centrali nucleari è tornata drammaticamente di attualità a seguito degli incidenti gravissimi avvenuti alla centrale di Fukushima, dopo il tragico terremoto e tzunami che ha colpito il Giappone. Il dibattito e le scelte politiche nazionali relative ad un nuovo piano energetico che preveda l’istallazione di centrali nucleari anche in Italia ha subito una generale e condivisa pausa di riflessione che ha portato il Governo nazionale a ripensare alle proprie scelte e a riaprire una discussione sull’opportunità di andare avanti su questa strada. Nel Consiglio dei ministri del 22 marzo 2011, tenuto conto che, nelle attuali circostanze, occorresse approfondire le valutazioni sul ritorno al nucleare e che la Comunità europea intende sottoporre a scrupolose verifiche le centrali nucleari in funzione, i Ministri dello sviluppo economico Romani e dell’ambiente Prestigiacomo hanno proposto un’opportuna moratoria. La proposta è stata collegialmente condivisa dal Consiglio dei Ministri.

Sulla ridotta rappresentanza femminile all’interno dell’Esecutivo Regionale 0

Sulla ridotta rappresentanza femminile all’interno dell’Esecutivo Regionale

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Interrogazione n. 189/A

Risposta scrittadel Presidente della Regione all’interrogazione Barracciu – Bruno – Uras – Salis – Agus – Ben Amara- Caria – Cocco Daniele Secondo – Cocco Pietro – Cucca – Cuccu – Diana Giampaolo – Espa – Lotto – Manca – Mariani – Meloni Marco – Meloni Valerio – Moriconi – Porcu – Sabatini – Sanna Gian Valerio – Sechi – Solinas Antonio – Soru – Zedda Massimo – Zuncheddu  sulla ridotta ed iniqua rappresentanza femminile all’interno dell’Esecutivo regionale.

L’interrogazione in oggetto lamenta una presunta scarsa attenzione alle politiche di parità da parte della Giunta regionale, in particolare stigmatizzando l’assenza di una adeguata componete femminile nell’esecutivo regionale, invocando un “rimedio al forte sbilanciamento nell’attribuzione delle cariche”. Una tale posizione parte da un evidente pregiudizio non condivisibile secondo cui una tale composizione della Giunta sarebbe illegittima “in virtù dei principi costituzionali garantiti all’equa rappresentanza e alle pari opportunità”. La più recente giurisprudenza amministrativa (TAR Lombardia, prima sezione, sentenza n. 354/2011), proprio in relazione alla composizione di un esecutivo regionale, ha avuto modo di dimostrare infondata in casi analoghi una presunta violazione dei principi di democrazia paritaria fra uomini e donne nella vita sociale, culturale, economica e politica e dunque anche nell’accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive, nonché delle disposizioni normative poste a garanzia dell’equilibrio tra i sessi tra i componenti degli organi di governo.

Solidarietà. Sfratto forzato a Sa Terra Segada 0

Solidarietà. Sfratto forzato a Sa Terra Segada

La Legge ha “trionfato…” e che trionfo sulla nostra gente vessata dallo Stato italiano.
L’ennesima  famiglia sarda ha perso lavoro e casa. Il frutto di decenni di lavoro è stato svenduto per pochi soldi a favore di profittatori continentali. Non possiamo più permettere che questa rapina legalizzata dai tribunali e da Equitalia, continui  ai danni delle famiglie sarde.

La grave emergenza sociale che sta colpendo l’economia sarda, le famiglie e le aziende in particolar modo del settore agro-pastorale fortemente indebitato e lasciato alla mercé delle Banche e di Equitalia non viene affrontata dalle istituzioni regionali, provinciali e comunali non con atti politici concreti e di sostegno, come la sospensione della messa all’asta da parte dei Tribunali delle aziende  indebitate e il conseguente blocco degli sfratti.  Purtroppo la disperazione del mondo delle nostre campagne viene affrontato solamente come un problema di “ordine pubblico”, con l’esclusivo intervento delle forze dell’ordine.

Questa mattina a sa Terra Segada (Carbonia) uno spropositato schieramento delle forze dell’ordine ha provveduto a eseguire lo sfratto esecutivo dalla propria casa e dalla propria azienda della famiglia Sariu,  che si era indebitata a causa della scellerata e nefasta Legge regionale n. 44, che bontà sua, avrebbe dovuto sostenere lo sviluppo del settore agropastorale.

Campi da Golf in sardegna: “Profumo di colonia” 0

Campi da Golf in sardegna: “Profumo di colonia”

I falsi numeri e i falsi obiettivi della Legge sul Golf, portano una falsa ricchezza alla Sardegna. Una “ricchezza” che profuma di veleni e di rapina. E’ il profumo di “colonia” che noi sardi ben conosciamo.  
Consiglio Regionale 13/09/2011

Dibattito  
Proposta di Legge n° 83/A
Gruppo Riformatori 
“Provvidenze per lo sviluppo del turismo golfistico”

In merito a questo progetto di Legge ho espresso ampiamente il mio totale dissenso nel dibattito del 28 luglio. 
Questa proposta di Legge, benché debolmente difesa dagli stessi proponenti è stata votata in nome dell’obbedienza da tutto il centro destra con l’esclusione di 1 astenuto (Roberto Capelli API) e con il voto contro del Psd’Az, che dopo aver votato a favore dei passaggi agli articoli e a tutti gli emendamenti, ha cambiato idea di fronte alla bocciatura del suo emendamento che prevedeva 3000 mt di distanza dal mare contro le proposte di 2000 e 1000 mt. 
 
L’unico spirito che anima il futuro dei campi da golf non ha nulla di turistico e ancor meno di sportivo. “…L’unico futuro di questi impianti è quello del sistema turistico-immobiliare” dichiarano gli esperti-sostenitori. 

I Partiti politici italiani tendono una pesante trappola ai Sardi 0

I Partiti politici italiani tendono una pesante trappola ai Sardi

Sardigna No est Italia
Ribadiamo il 
“NO” Indipendentista alla riduzione del numero dei consiglieri regionali e il “SI” al taglio dei costi della politica. 
Consiglio Regionale 20 settembre 2011 

Testo unificato N. 1-7/Naz/A (proposta n. 1/Naz del CS e porposta n. 7/Naz del CD) 
Modifica dell’art. 16 della legge costituzione 26 febbraio 1948, n: 3 (Statuto speciale per la Sardegna) concernente la composizione del Consiglio regionale  
 
Tracce del mio intervento
Visto che discutiamo di “Costi della Politica”, chiedo alla I° Commissione (al presidente Pittalis e ai consiglieri di CD e di CS che ne fanno parte) quali criteri democratici abbiano adottato per non prendere in considerazione ed escludere la mia proposta di Legge sull’abbattimento concreto dei costi di tutta la “macchina regionale” (partendo dagli emolumenti di noi consiglieri). Con ciò avete privilegiato esclusivamente due proposte di Legge (del CD e del CS), animate dallo stesso spirito, …quelle che avete sintetizzato nel Testo Unico oggi al centro del dibattito. 
 
Un testo unico che palesemente e in modo demagogico tende a ingannare i sardi contrabbandando come “tagli ai costi della politica”, un tentativo violento di “tagliare la democrazia” eliminando le diversità  con un taglio numerico.

IRS Festa Manna 0

IRS Festa Manna

 Venerdì 16 e Sabato 17 Settembre presso l’Hotel “Su Baione” di Abbasanta, si svolgerà “Festa Manna 2011″: due giorni di dibattiti, musica, arte e politica, immersi in un bosco di querce, all’ombra del nuraghe Losa. Tutte le questioni sollevate con forza negli anni da iRS indipendèntzia Repùbrica de Sardigna, la Flotta Sarda, la ventenza Entrate, Abbanoa/Abbalibera, No Equitalia, il peso delle servitù militari, il risanamento ambientale dei nostri territori, ecc… sono oggi sotto i riflettori dei media e al centro dei dibattito politico ed istituzionale oltrechè, ovviamente e pesantemente, sulle spalle di tutti i sardi. “Festa Manna 2011″ offrirà lo spazio in cui iRS proporrà e dibatterà strategie e soluzioni in apertura ad una nuova stagione politica.

L’Orrore degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari 0

L’Orrore degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari

P R O G R A M MA    D E L   C O N V E G N O   N A Z I O N A L E S E N Z A   C A T E NE   L’Orrore Degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari

Nel Centro comunale d’arte Il Ghetto 16-17 Settembre l’importante convegno nazionale. Un fondamentale momento di incontro tra Società Civile e Istituzioni sulle questioni legate alla salute mentale. 

Programma del convegno nazionale
Senza Catene: l’Orrore degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari
Venerdì 16 settembre pomeriggio
Ore 15,30 – Apertura dei lavori, presiedono Gisella Trincas e Roberto Loddo
Ore 16.00 – Tavola rotonda:
“Le proposte delle Istituzioni e della Società Civile”
Introduce e Coordina: M. Grazia Giannichedda Presidente della Fondazione Franca e Franco Basaglia e Docente della Università di Sassari

  • Mauro Palma – Comitato Prevenzione Tortura del Consiglio d’Europa