Claudia Zuncheddu Blog

Chi ha paura della Trasparenza? 0

Chi ha paura della Trasparenza?

Comunicato stampa Alle questioni politiche e alla richiesta di “Trasparenza”, il segretario Rossomori Muledda  risponde con i suoi vecchi metodi:  la denigrazione. Dopo le mie dimissioni da Rossomori, per  motivazioni squisitamente politiche, non mi meraviglia che il segretario, sig. Muledda,  parli il...

Carloforte: tra bellezza e veleni 0

Carloforte: tra bellezza e veleni

Anche la frutta è al piombo…
Non vogliono che si raccontino…
Storie di malattie e di morte…
Fa male al “profitto!”

Ma  noi non tacciamo. 
 
Consiglio Regionale della Sardegna     XIV Legislatura Mozione Zuncheddu…

Allarme inquinamento ambientale nel territorio intorno al polo industriale di Portovesme 
 

Premesso che

– in seguito alle numerose proteste da parte della cittadinanza,  dei comitati dell’isola di Carloforte e in generale del territorio prossimo al polo industriale di Portovesme, oltre a quanto si apprende dalla stampa degli ultimi tempi, appare sempre più urgente e improcrastinabile l’opera di monitoraggioda parte delle Istituzioni Regionali competenti tesa alla tutela della salute dei cittadini e dell’isola dai veleni scaricati dalle industrie della zona;
– in particolare la situazione ambientale a Carloforte, in base anche a quanto denunciato a mezzo stampa, recentemente da un Comitato di liberi cittadini, impegnato da tempo nella difesa della salute ambientale e della popolazione daiveleni scaricati dalle vicine industrie di Portovesme, appare sempre più critica anche alla luce  della fuoriuscita di fluoro e di altre sostanze non identificate dagli stabilimenti dell’ Alcoa, nel mese di settembre 2009. Già per questi eventi il  suddetto comitato chiese che venisse effettuato un monitoraggio ambientale del territorio interessato;

Vinta una battaglia di civiltà 0

Vinta una battaglia di civiltà

Dopo tante battaglie condotte sul fronte dei diritti civili, a fianco dei detenuti, delle loro famiglie e delle associazioni di volontariato, è passata una “Legge di civiltà” a favore dei sardi più deboli e indifesi: i nostri detenuti.

Ma ora vigiliamo sui tempi di operatività.Proposta di Legge 19 marzo 2010 n. 137 della consigliera regionale Zuncheddu 
Proposta di Legge 25 novembre 2010 n. 233 della Commissione Politiche Comunitarie Diritti Civile ed Emigrazione  
Testo Unificato n. 137-233

La proposta di Legge che istituisce la figura del “Garante regionale per i diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale”, nasce dalla drammatica situazione carceraria sarda. Un’emergenza,  denunciata non solo dalle associazioni di volontariato, dalle famiglie dei detenuti e dalla stampa, ma da diversi consiglieri regionali che nel corso delle visite agli istituti carcerari della Sardegna hanno potuto rilevare in prima persona. 

Indisturbata via delle scorie in colonia 0

Indisturbata via delle scorie in colonia

70 tonnellate di scorie radioattive (isotopo: Cesio 137)  Abbiamo appreso con grande preoccupazione che tre camion carichi di scorie radioattive, (sottoforma di fumi di acciaierie) partiti dall’Alfa Acciai di Brescia, dopo aver viaggiato indisturbati per...

La mia Sardegna Indipendente e di Sinistra 0

La mia Sardegna Indipendente e di Sinistra

da www.terranews.it del 23/01/2011
 
A colloquio con Claudia Zuncheddu, medico specializzato in medicina tropicale, ex pilota di rally, fondatrice del partito Rossomori (3,5 percento alle ultime elezioni regionali) che vuole raccogliere l’eredità progressista del Partito sardo d’Azione.
 
di Gabriella Saba
 
«Il mio percorso politico è stato naturale, coerente con una formazione di base fortemente identitaria, e sempre consapevole di un patrimonio e di una cultura specifici». Claudia Zuncheddu ha un viso bello e forte in cui sono iscritti i dati estetici del patrimonio che cita: mediterranei e nordafricani, con tracce mediorientali. Ha occhi magnetici e vagamente verdi e un sorriso che quando vuole è dolce.
«In ogni caso – dice – la mia prima battaglia è stata quella per la conquista dell’individualità per essere padrona della mia vita e gestirla liberamente. E infatti a  19 anni vivevo già da sola».
Oggetti d’arte cinesi, africani e mediorientali addobbano la sua casa, un appartamento magnifico all’ultimo piano di un palazzo di Castello, la parte antica di Cagliari.

Negata la procreazione assistita d’avanguardia 0

Negata la procreazione assistita d’avanguardia

Regione Sardegna: Ancora un NO ai diritti dei Sardi.

Risposta dell’Assessorato  Dell’Igiene E  Sanità  e Dell’Assistenza SocialeOggetto: Consiglio Regionale della Sardegna.  Interrogazione n° 286/A (Zuncheddu), con richiesta di risposta scritta,  sulla chiusura  del Centro Di Procreazione Medicalmente Assistita presso la Casa di Cura Policlinico Città di Quartu. Con riferimento all’interrogazione in oggetto, si espone quanto segue:La Casa di cura Policlinico Città di Quartu è stata autorizzata all’esercizio dell’attività di procreazione medica assistita con determinazione n. 1176 del 2.11.2006, ed ha ricevuto accreditamento provvisorio con determinazione n. 1088 del 28.12.2007.A seguito degli eventi esaustivamente descritti nell’interrogazione medesima, con particolare riferimento all’interruzione dell’attività di procreazione assistita causata dall’interruzione del rapporto  contrattuale fra la società Kinetica Sardegna proprietaria del Policlinico Città di Quartu e il centro Pro.Me.A, l’assessorato dell’Igiene, Sanità e dell’Assistenza Sociale con nota n. 5496 del 17.03.2010  incaricava l’Azienda Sanitaria Locale  n.8  affinchè attivasse gli Uffici competenti  in materia di vigilanza, al fine di verificare il rispetto della normativa sanitaria, con particolare riguardo alla conservazione del materiale biologico e al rispetto dell’art.14 della L. 40/2004 in materia di conservazione degli embrioni.

L’ultima tregua dell’ETA 0

L’ultima tregua dell’ETA

L’Eta, il 10 gennaio di quest’anno con la proposta di una tregua “permanente, generale e verificabile a livello internazionale”  annuncia la fine del conflitto armato. La contropartita politica è il riconoscimento del diritto naturale all’autodeterminazione del Paese Basco e all’inclusione della regione Navarra.
Le forze politiche spagnole, intanto,  chiedono che l’Eta abbandoni le armi in modo unilaterale e incondizionato, mentre la Sinistra Indipendentista Basca  propone un processo di pace democratico con la costruzione di un nuovo partito politico che sia legalmente riconosciuto dallo Stato spagnolo. Tale scelta nasce dalla necessità di essere parte attiva e democratica all’interno dei processi istituzionali: condizione che li ha visti esclusi e criminalizzati con la “Legge sui Partiti del 2002”.
La Sinistra Indipendentista Basca fa un appello a tutti gli indipendentisti  progressisti e a tutti i democratici che rivestono incarichi istituzioni, per essere sostenuta in un processo di legalizzazione e di riconoscimento da parte dello Stato spagnolo. 
Inviamo tutti  entro il 7 febbraio alla mail     imaz.oier@gmail.com” style=”color: rgb(51, 51, 51); font-weight: bold; “>imaz.oier@gmail.com  preferibilmente in un file allegato il proprio sostegno. Scrivilo come vuoi, oppure se condividi il testo che segue, firma e invia

                                                                                  Claudia Zuncheddu

Galere: Storie di ordinaria Giustizia 0

Galere: Storie di ordinaria Giustizia

In ricordo di Luigi Fallico con la partecipazione di Bruno Bellomonte e sulla libertà d’informazione
Messaggio di saluto al convegno dibattito 

Essendo impossibilitata a partecipare fisicamente all’iniziativa in corso, in quanto impegnata in un’altra manifestazione già da tempo programmata, ho il piacere di porgere un saluto affettuoso a tutti i compagni e gli amici presenti all’iniziativa.
Questa è una bella giornata per l’importanza e l’attualità dei temi del dibattito, nonché per la partecipazione di Bruno Bellomonte, da uomo libero.
Un ringraziamento particolare va a Fabrizio Ortu, che con l’agenzia giornalistica “il Minuto” e con il suo incessante e puntuale impegno, ha garantito in modo straordinario la libertà di informazione dando voce alle lotte e alle azioni politiche sia sul territorio che dentro le istituzioni.
Il Minuto è un po’ come noi… è “un diverso”, non risponde a ordini di scuderia ed è senza padroni. Ha dato voce al malessere occulto dentro le carceri, al bisogno di giustizia di “uomini sequestrati illegalmente, deportati e privati di diritti e della dignità, da parte di istituzioni statali che avrebbero dovuto avere tutt’altro compito”.

Quest’impegno sul fronte dell’informazione, è stato anche un fondamentale contributo per la divulgazione della vera storia di Bruno Bellomonte, uomo che lotta contro le ingiustizie, per una società più equa e per una Sardegna libera e indipendente, e non come sino alla fine, alcuni “servizi” hanno cercato di imporre l’immagine di un “terrorista, brigatista in grado di attentare alla vita dei potenti della terra”, con un aeroplanino di plastica, pochi centimetri  . forse della Lego”.

La Maddalena: rifiuiti fantasma 0

La Maddalena: rifiuiti fantasma

Da La Nuova Sardegna del 16/01/2011 La Maddalena: rifiuti fantasmaDalle carte fornite ai Rossomori ancora non si capisce interamente la destinazione delle scorieAccesso agli atti dello smaltimento, la Protezione civile non risponde di Pier Giorgio Pinna SASSARI. «Restano buchi informativi nella rete per lo smaltimento dei rifiuti alla Maddalena: per ora si continua a non sapere neppure se siano finiti in discariche della Nurra o altrove». La consigliere regionale dei Rossomori Claudia Zuncheddu ha appena ricevuto una serie di documenti sulle bonifiche 2008 in vista del summit tra i Grandi (poi trasferito). Molti cd, fascicoli e incartamenti devono essere esaminati a fondo da tecnici e specialisti, altri sono già stati presi in visione. Per il momento tuttavia il mistero legato agli aspetti più oscuri dello scandalo Formato G8 non viene chiarito: la Protezione civile non ha dato comunicazioni di alcun tipo. «Sulla mia richiesta di accesso agli atti fino a oggi solo alcuni enti hanno risposto, e non tutti nei trenta giorni previsti dalla legge in materia di “informazioni a carattere ambientale”», dichiara l’esponente dell’opposizione in Consiglio. La quale, come medico e politico sensibile ai temi della difesa del territorio, nei mesi scorsi aveva fatto un sopralluogo a Canaglia e a Scala Erre con Paola Correddu, Giancarlo Pinna e Ivan Cermelli.