Mai prusu assolusu
I nostri pastori in lotta… Non lasciamoli soli
Mercoledì 3.11.2010 il MPS sarebbe dovuto scendere in piazza per ribadire il diritto inalienabile alla difesa delle proprie aziende, del proprio lavoro e a una vita dignitosa per le proprie famiglie.
La lotta del MPS è anche la lotta del popolo sardo per la difesa dei settori produttivi della nostra economia tradizionale a cui non possiamo rinunciare né in termini di occupazione né in termini culturali-identitari.
Non possiamo accettare, di fronte alle richieste del MPS, il diktat “non ci sono i soldi” di Cappellacci e della sua maggioranza. Come consuetudine dei governi italiani e de is printzipales, i soldi per il popolo sardo non ci sono mai stati!
Una seria programmazione della Regione Sardegna, deve avere come primo obiettivo la difesa dei settori produttivi del territorio, l’occupazione e lo sviluppo di tutte le filiere economiche legate ad esse. Cappellacci e la sua giunta di Centro-Destra se credono realmente nella difesa dell’agroalimentare, della pastorizia e del mantenimento dei livelli di occupazione in tutti i settori produttivi, devono trovare le soluzioni politico-economiche per far sì che “nessun posto di lavoro vada perduto e che nessuna azienda vada messa all’asta”. Ciò è possibile se si ha la volontà di difendere la Sardegna, la sua economia, la sua cultura identitaria e non gli interessi de is meris di turno e stavolta de su meri de Arcore e dei suoi printzipales.