Claudia Zuncheddu Blog

Interrogazione su eolico 0

Interrogazione su eolico

INTERROGAZIONE CON RICHIESTA DI RISPOSTA SCRITTA SU realizzazione di una centrale eolica off shore nel mare territoriale del Sinis.  

–  la società Is Arenas Renewables Energies s.r.l. ha presentato alla Capitaneria di Porto di Oristano un’istanza per la concessione demaniale sessantennale per la realizzazione di una centrale eolica off shore composta da 80 torri eoliche, ognuna della quali alta 130 mt (di cui ben 100 mt dal livello del mare) e di 320 MW di potenza massima;
 
–  Il sito prescelto è di ben 21.698.062,00 mq. nel mare territoriale del Sinis (la distanza minima dalla costa, sarebbe, di circa un miglio nautico ) e 450 mq. sul demanio marittimo;
 
–  La zona interessata dal progetto è quella del litorale di Is Arenas, nel tratto di mare compreso fra le rinomate località Su Pallosu e S’Archittu, sito di importanza comunitaria – S.I.C. “Is Arenas” (codice ITB032228) ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, esecutiva con D.P.R. n. 357/1997 e successive modifiche ed integrazioni (elenco regione biogeografica mediterranea approvato con decisione Commissione europea n. 3261 del 19  luglio 2006 in G.U.  CE n. L259 del 21 settembre 2006);

–  la realizzazione di un progetto simile, oltre qualsiasi ipotesi della pianificazione regionale in materia, andrebbe a impattare in maniera grave su alcune delle spiagge più belle dell’Oristanese, una fascia costiera rinomata in tutto il Mediterraneo per l’altissima valenza estetica e paesaggistica e per il suo notevole pregio naturalistico

Comunicato Stampa 14/10/2009 0

Comunicato Stampa 14/10/2009

L’istituzione della commissione oncologica regionale è senza dubbio un passo in avanti importante. Presieduta dall’assessore regionale alla Sanità Antonello Liori e composta da 17 specialisti e un rappresentante delle associazioni dei pazienti, familiari e mondo...

Mozione su inquinamento ambientale e salute delle popolazioni 0

Mozione su inquinamento ambientale e salute delle popolazioni

– Alla luce delle preoccupanti statistiche che denunciano una elevata incidenza di patologie tumorali tra i sardi, con particolare interessamento dei lavoratori che operano in siti industriali, in poligoni militari e in siti minerari, si pone la necessità di una seria riflessione in sede istituzionale e conseguenti scelte tempestive atte a monitorare costantemente lo stato di salute dei lavoratori a rischio e delle popolazioni che vivono in quei contesti.  – Già i dati emersi da un precedente studio promosso dalla RAS, sindaci e ASL dei territori interessati sono alquanto allarmanti malgrado ci siano fondate tesi che certificano che la situazione della salute dei sardi sia ancora più drammatica.– Un problema ulteriormente discriminate per i numerosi sardi che contraggono patologie letali da inquinamento ambientale è l’impossibilità di stabilire con certezza il nesso di causalità tra esposizione a sostanza tossica-malattia.  – La negazione della tutela legale al cittadino che ha contratto malattia da inquinamento è avvallata  dalla mancanza di certezze scientifiche in questo campo: Ma chi fa questi studi? Chi è che porta avanti certe nozioni? Chi impone l’approfondimento delle conoscenze in materie oncologiche e il “famigerato nesso di causalità tra esposizione ed evento, tra esposizione e malattia? – In generale sono le stesse aziende coinvolte che “finanziano e indirizzano” gli  studi.

Appuntamenti 0

Appuntamenti

Con il patrocino del Gruppo consiliare regionale “Comunisti-La Sinistra-Rossomori”La Città di Ar  –  Circolo Ilaria Alpi24 ottobre 09 – h. 10,30 -14,00   Sassari  – Parco di Bunnari  Strada 127  SS-OsiloProve di un mondo diversoIncontro...

“Piano casa” dibattito a Quartu Sant’Elena 0

“Piano casa” dibattito a Quartu Sant’Elena

GIOVEDI’ 22 OTTOBRE 2009 dalle ore 18.30PRESSO LA SALA “MICHELANGELO PIRA” IN VIA BRIGATA SASSARI A QUARTU SANT’ELENA IL CIRCOLO CITTADINO DI QUARTU DEI ROSSOMORI ORGANIZZA UNA CONFERENZA DIBATTITO PUBBLICO DAL TITOLO:“PIANO CASA – PIANO PER L’EDILIZIA: INGANNO PER...

Dichiarazione di voto contro la Legge del Centro Destra 0

Dichiarazione di voto contro la Legge del Centro Destra

L’indisponibilità e la totale chiusura del Centro Destra ad un confronto in Consiglio Regionale, ci ha portato ad una lunga battaglia, articolo per articolo, comma per comma, virgola per virgola senza tregua.  In questo capitolo ho cercato di ricostruire alcune tracce della mia battaglia.      
Questa è una legge incostituzionale che lascerà irrisolto il problema di chi la casa non ce l’ha, di chi non ha i denari né per comprarla, né per pagare l’affitto a prezzi di mercato; Ma che di fatto  stravolgerà le nostre coste, il nostro territorio, i nostri centri storici, le nostre città in nome del “profitto del cemento” che renderà più ricchi i ricchi impoverendo il territorio e le popolazioni.
E’ una “legge cinica e criminale” che resterà nella storia della Sardegna per il disegno teso ad annientare il nostro ricco patrimonio ambientale, naturale ed edilizio esistente. Il cemento  in Sardegna consumerà la grande ricchezza ambientale e seppellirà  la nobile memoria storica del popolo sardo. 
Ma noi non possiamo rinunciare alla nostra storia, alla nostra cultura e a quell’ambiente Unico per la sua bellezza che abbiamo ereditato dai nostri padri e che abbiamo il dovere di conservare e tutelare per le future generazioni.
Noi non possiamo fare a meno di tutto ciò e non ci rassegneremo.
A partire da questo post, vi propongo i miei interventi in ordine cronologico per dare a chi segue questo blog la possibilità di valutare la battaglia che ho condotto in Consiglio Regionale e così farsi una propria opinione.——————————————————————————————————————————————-

Il “delirio cementificatore” ha vinto  in nome di un “innocente aumento volumetrico” di case già esistenti. Di fatto questa vostra legge lascia irrisolto il problema dei “senza tetto” e di chi non può finanziariamente assurgere al “bene casa”.ma in compenso state per istituzionalizzare  l’assalto alle nostre coste, ai nostri centri storici, al nostro territorio conosciuto per la sua bellezza in tutto il mondo.Non c’è cenno alla vocazione del turismo escursionistico e ambientale in Sardegna, per la quale è impensabile costruire complessi alberghieri lungo le spiagge, così come all’interno di oasi naturali  (ad esempio quella dei Sette Fratelli). Per cui se è davvero necessario costruire nuovi alberghi, questi vanno realizzati all’interno dei paesi limitrofi e non in mezzo alla natura.

Piano Casa – art.1 0

Piano Casa – art.1

24/09/2009  sull’Art 1 del “Piano Casa”Il “Piano Casa”, meglio la “grande farsa”, una “truffa mediatica” che fa illudere chi non ha la possibilità di avere una casa. Tutto ciò in una società italiana dove secondo i dati Istat il numero delle case esistenti è di gran lunga superiore al numero delle famiglie.Mi chiedo come sia possibile oggi, visto il costo delle case qui in Sardegna per le giovani coppie, gli anziani, o chiunque si trovi nella necessità di avere una casa e con una capacità di spesa bassa, poter accedere ad un bene che dovrebbe essere garantito a tutti in una società più giusta, più civile, più ugualitaria e più sensibile ai ceti più deboli.Il Presidente Cappellacci “minacciò” sin dal suo insediamento: “il rilancio dell’edilizia come volano di sviluppo della nostra economia”.Ma il concetto secondo cui la ricchezza di uno Stato o di una Regione possa derivare dall’incremento dell’edilizia è falso. L’Italia, rispetto agli altri paesi europei è quello dove le case e il consumo del territorio da parte delle cosiddette infrastrutture è a più alta densità per cui secondo queste logiche, dovrebbe essere lo Stato più ricco in Europa e con maggior benessere diffuso, ma così non è ed è sotto gli occhi di tutti.La Sardegna è una delle ultime regioni (tuttora sotto il governo italiano), che ha resistito alla cementificazione indiscriminata e senza criteri, se non il profitto individuale, delle proprie coste e di alcune parti delle aree urbane principali.L’identità di un popolo o di una nazione è data non solo dall’urbanistica e dall’architettura delle proprie città o villaggi ma anche da quel paesaggio che nei secoli e negli anni lo ha caratterizzato e reso unico.

Piano Casa – 30/09/2009 Sull’art.1 0

Piano Casa – 30/09/2009 Sull’art.1

La finalità di questo articolo teso alla promozione del rilancio edilizio, favorendo gli interventi diretti alla “riqualificazione” e al “miglioramento” della qualità architettonica e abitativa, della sicurezza strutturale e della compatibilità paesaggisticaMa tutto ciò senza...

Piano Casa – 01/10/2009Art.1 emend.162 0

Piano Casa – 01/10/2009Art.1 emend.162

Ribadisco le mie posizioni contro il profitto del mattone per una reale difesa dell’ambiente, come patrimonio identitario a cui noi non possiamo rinunciare perché fa parte della nostra diversità.L’Art 1 non solo è inadeguato...

Piano Casa – 06/10/2009 dichiarazioni di voto 0

Piano Casa – 06/10/2009 dichiarazioni di voto

dichiarazione di voto 2 min. per annunciare il voto a favore dell’emend. 184Il comma 6 rispecchia la subcultura del cemento e gli interessi di pochi privati a discapito della valorizzazione della cultura, della storia, del patrimonio artistico che fa parte dell’identità del nostro popolo.Questo comma è in armonia con il vostro progetto di consumare l’ambiente e cancellare la memoria storica dei sardi. Visto il nostro impegno per la salvaguardia dei centri storici, porto il “caso simbolo” del Palazzo Aymerich del centro storico Castello di Cagliari.Si tratta di un’opera architettonica di pregio dell’architetto Cima e poggia su strutture medievali, ma essendo stato danneggiato in parte da bombardamenti del ’43, oggi rientra fra  gli “spazi strategici” che si vogliono cementificare. Va recuperata la parte integra, con interventi di restauro e di conservazione. Nel palazzo è integrato anche un portico pubblico che congiunge due strade importanti del quartiere. La parte completamente distrutta dai bombardamenti e in parte dalle ruspe nel tentativo di abbatterlo definitivamente per poi costruire un palazzo nuovo, andrebbe liberata e trasformata in piazzuola godibile dalla popolazione e dai turisti.  La memoria storica di un popolo non è di destra e non è di sinistra per cui io mi appello al senso di orgoglio che ciascuno di noi dovrebbe avere per riflettere con attenzione e con senso di responsabilità.