Claudia Zuncheddu Blog

Arrexonamentu a pizzus de sa “Commissioni Pari Opportunità” de su Comunu de Casteddu 0

Arrexonamentu a pizzus de sa “Commissioni Pari Opportunità” de su Comunu de Casteddu

Po andai a innanti depeus castiai agoa.

Quando soffiano le bufere di sabbia nelle piste del deserto ci si disorienta pericolosamente e per la sopravvivenza ci sono regole ferree da rispettare: tornare indietro e mettersi al sicuro in un punto conosciuto per non sbagliare pista e perdersi.
Nella bufera che sta travolgendo il nostro Partito e tutto il sistema politico, noi sardiste sappiamo guardare alle spalle in modo naturale e tornare a su connottu, alle origini della cultura del nostro popolo.
Il ritorno allo “splendore”, alla “civiltà” e ai “valori” della Carta De Logu e del Giudicato di E. d’Arborea, oggi è più che mai attuale in questa fase di pesante regressione della situazione femminile e ci fa capire che l’aspirazione ad una “Democrazia Paritaria” è un segno di grande emancipazione e di ritorno alla nostra storia.

E’ con questi occhi che leggo, inorridita, alcuni fatti riguardanti “certe donne della Commissione Pari Opportunità” del Comune di Cagliari, succubi di una moda idiota che le vuole consumatrici e allo stesso tempo merce di consumo.
Il mio messaggio parte dall’analisi di una delirante locandina “contro l’alcolismo…”, voluta dalla Comm. P.O. di una giunta di Centro-Destra e pagata con i soldi pubblici.

Noi donne libere, sardiste e progressiste, non c’entriamo nulla con questa tragica farsa: noi non riconosciamo queste commissioni addomesticate, gabbie dorate per le donne. Personalmente mi sono già ribellata allo Statuto Comunale che mi imponeva di far parte della Comm. Pari Opp. in quanto donna e come minoranza (nella “spartizione” – “su pratziri”), con il ruolo di vicepresidente. 

Per Pandora TV 0

Per Pandora TV

PO “SU VASU DE PANDORA”, ATTOBIU IMPORTANTI IN DOMU NOSTA: NO PODEUS MANCAI! Allarghiamo l’invito all’iniziativa per Pandora TV il 28 novembre alle 18.30 presso la sala Diamante dell’Ex-Vetreria di Pirri, in via Italia 67. Parteciperanno Udo GUMPEL Direttore...

A si biri Mama Afrika 0

A si biri Mama Afrika

Miriam Makeba si è spenta all’improvviso in Italia durante un concerto contro la camorra e a sostegno dello scrittore Saviano. La  morte, in armonia con la sua vita  non poteva che raggiungerla in  prima fila nelle lotte...

Dibattito politico 0

Dibattito politico

www.politicaonline.net Forum Partidu Sardu Inoltre Su Componidori ha messo a disposizione di tutti il frutto di  una straordinaria e scientifica  ricerca degli eventi che in questi decenni hanno continuato a scrivere la storia del Partito. Tale patrimonio è...

A chi è funzionale la degenerazione politica del Psd’Az 0

A chi è funzionale la degenerazione politica del Psd’Az

 

Il dibattito in corso all’esterno del Partito (nei forum) è interessantissimo, gli stessi “battibecchi” sono stimolanti ed è un  bene che ci siano. Il livello eccellente  e pieno di fermenti vitali  per la nostra causa, stimola la riflessione e la partecipazione sia per i “giovani” che per i “vecchi” sardisti. Tutto ciò a conferma di quanto alla netta frattura   fra la “testa”  e la “base” del Partito (che già da tempo ha portato al disconoscimento naturale della leadership, più che mai “dirigente solo di se stessa”) non ha seguito la letargia o lo scoraggiamento dei militanti.

Anche se mi sembra che siamo ancora lontani all’interno del Psd’Az dall’organizzare una “giusta resistenza e ribellione” a questa politica fellona e antidemocratica approdata al  “commissariamento delle federazioni”.Politica sporca, sostenuta da un gruppo dirigente che ha come unico obiettivo la “risoluzione dei propri interessi personali… sa cadira, comunque e con chiunque… preferibilmente con gli epigoni di Berlusconi, Fini, Casini, Bossi, Lombardo… in Sardegna (anche se vista la loro capacità di “virare” non è detto. Stiamo ad osservare come si prospettano gli scenari potenzialmente vincenti. E’ tutto lì).

Ma “barone sa tirannia procurare e moderare”… “incumintzada sa passientzia in su populu a      mancare” . Mai dire “mai”.

 

Sciogliamo l’ambiguità 0

Sciogliamo l’ambiguità

Presente e futuro del Sardismo

(dal Forum Partidu Sardu – www.politicaonline.net)

 

Liggiu cun prexerei tutti gli interventi, dai quali emerge sicuramente un forte sentimento nazionalitario che per la sua stessa natura non può che essere progressista. Cosa chiedere di più ai giovani che iniziano a intraprendere un percorso di lotta di liberazione nazionale? Dobbiamo prendere atto che i nuovi fermenti non sono contenibili all’interno di un  Partito, così massacrato e privato del suo ruolo  dalle vicissitudini interne e  dalla soppressione del libero e democratico confronto sui temi legati alla “causa sarda”. E’ chiaro che si  pone la necessità di ampliare il dibattito in un nuovo contesto,  con i movimenti nazionalitari, indipendentisti e progressisti. Evitando comunque una “nostra condizione di isolamento”, seppur  in un raggio d’azione più ampio con l’apertura del confronto politico sui nostri temi alle  voci dell’”area progressista”.

Il Psd’Az dopo 87 anni di storia è stato mortificato e ridotto a una “entità piccola e politicamente amorfa”, volutamente incapace di incidere sulla realtà sarda.

L’uso strumentale, che costantemente è stato fatto del Partito, svuotandolo e trasformandolo di volta in volta in umiliante  “mezzo di trasporto” a disposizione di qualcuno… non solo l’ha privato del suo ruolo di “guida storica” pei  i sardi nella costruzione “a più voci” di un percorso politico, economico e culturale di liberazione;  ma lo ha allontanato dalle nuove generazioni  impedendogli  di esprimere  i suoi preziosi messaggi politici “sempre lungimiranti ed attuali” riassunti nello Statuto.

Costituzione di un centro di aggregazione per stranieri 0

Costituzione di un centro di aggregazione per stranieri

Attività Consiglio Comunale

 

MOZIONE

 

Vista la presenza nella nostra città e dintorni di numerosi giovani stranieri, molti dei quali  costretti a emigrare dai loro Paesi d’origine alla ricerca di lavoro, altri  che sempre più  spesso fuggono dalle guerre, altri che  scelgono Cagliari  per motivi culturali e di studio;

Visto il ritardo, l’impreparazione  e l’inadeguatezza del nostro sistema per l’accoglienza e l’ospitalità, che dovrebbe agevolare e promuovere momenti di integrazione con gli stranieri per tutto il periodo di soggiorno nella nostra città;

Visto che da tale “progetto organizzativo” non si può prescindere per la  naturale e velocissima trasformazione della nostra società in un modello multiculturale e come tale  portatore di diversità e ricchezza per gli uni e per gli altri;

Vista inoltre la grande sensibilità e la solidarietà dei sardi, con una  storia di emigrazione in cerca di lavoro e ora anche per motivi di studio e culturali;

 

Visto che la nostra città è priva di siti di accoglienza per gli stranieri, che sempre più numerosi girano per la città senza meta, così come  gli stessi  ospiti  del centro di accoglienza di Elmas lamentano il senso di disorientamento e di abbandono che la città gli riserva ogni qualvolta vi si recano;   

Unu moru presidenti. Mai prus “white only” 0

Unu moru presidenti. Mai prus “white only”

Po chini est impressiu, mi deppu scusai e naru subito ca custu est unu contu personali cun d’unu   arrejonamentu a pitzus. Essi sardista oli nai essi internazionalista e castiai su mundu cun “ogu socialista”.

Circa vent’anni fa mi trovavo nella Repubblica Democratica del Congo. Mentre mi spostavo con un piccolo aereo da Kinshasa verso Goma nella regione dei Grandi Laghi (in questo periodo tristemente alla ribalta delle cronache di guerra) un potente uomo politico africano, impegnato in una “entusiasmante cerimonia di autocelebrazione”, invitava fiumi di champagne a tutti i passeggeri. Eravamo una decina, tutti a bere lo champagne.

Mentre Osservavo  lo scenario, riflettevo su quanto la classe politica africana, di “scuola  coloniale-europea”, fosse infantile e avesse acquisito il peggio dei bianchi arrivando persino all’esaltazione di un’eredità imbecille.

Intanto leggevo un libro su Patrice Emery Lumumba (“primo ministro” congolese dopo l’indipendenza) assassinato in modo atroce dall’agente dell’Intelligence americano Lawrence Devlin, da un militare belga e dal  colonnello dei servizi segreti Louis Marlière. Chiaramente il mandante era Allen Dulles,  capo della Cia. Fu lui a ordinare che il suo corpo venisse macellato a colpi di “machette” e sciolto in un barile pieno di acido ricavato dalle batterie delle automobili,  per non lasciare tracce. Stessa sorte fu riservata a due compagni di Lumumba.

L’operazione era stata orchestrata dal presidente degli USA Eisenhower e dalla monarchia belga che consideravano  Lumumba un “pericolo per il Congo e per il mondo” perché avrebbe permesso ai comunisti di installarsi nella regione dei Grandi Laghi, invertendo i rapporti di forza tra USA e

l’allora Unione Sovietica.

 

Sa Sardigna in su Parlamentu Europeu 0

Sa Sardigna in su Parlamentu Europeu

Politica  in Consiglio Comunale a Cagliari 04/11/2008

Sul mantenimento delle preferenze alle elezioni europee e per l’introduzione della Circoscrizione Sardegna

 

Sa Lei italiana, no bolidi sa Sardigna in su Parlamentu Europeu.

Sa  boxi de chini podi difendidi s’abbisongiu de is sardus e de sa Sardigna in Europa?

 

Il voto di preferenza è un diritto alla base della democrazia e come tale si contrappone alle mire dei vertici dei partiti: “intoccabile casta”, che con le sue liste blindate e senza preferenze,  perpetua d’ufficio la concentrazione del potere nelle mani delle segreterie dei partiti, senza  che la base dei degli stessi  e la  collettività in generale possa mai  metterla in discussione.

La mancanza di una reale democrazia partecipativa all’interno degli stessi partiti politici e  in modo trasversale, ritengo sia la principale causa del fallimento di tutto il sistema di gestione del “bene  della collettività”.  

Queste logiche tanto care ai partiti aziendalisti e ai partiti che non gradiscono una reale partecipazione popolare alle scelte collettive, meritano di essere “rivisitate” anzi, “rivoluzionate”.

Il diritto al voto, è un momento di espressione democratica dovuta ad ogni singolo cittadino come  reale strumento di partecipazione che consente di scegliere oltre il partito politico, il nome di chi viene demandato a rappresentare.

Per quanto riguarda la “Circoscrizione Sardegna” (con l’accorpamento delle due isole), è l’ennesima “ingiustizia-beffa”  che vede la Sardegna fortemente discriminata in quanto assoggettata numericamente dalla Sicilia.

Litra a una militanti sardista 0

Litra a una militanti sardista

SU PARTIDU SARDU ITA ACCABU EST FENDI? ANNUI DEPIT ANDAI?

Ciao Claudia Pibiri

Grazie per il sostegno  politico e morale per la nostra comune causa. Leggo  i tuoi interventi su politicaonline, li apprezzo e li condivido. Per il nostro Partito “così caduto in disgrazia” e per la causa del sardismo, queste nuove energie  sono una grande speranza. Ma non chiuderemo la nostra lotta all’interno della “tomba” del Psd’Az o fra pochi intimi.

 

Il nostro obiettivo è un traguardo certo: la  SOVRANITA’dei sardi,  obiettivo Non vendibile,  Non barattabile, Né è da chiudere dentro le “tombe”. Di sepolture la nostra storia e la nostra cultura ne ha avuto sin troppe. Alcuni “interra mortus”,come “certi dirigenti” del Psd’Az,  pontificano sulla necessità dell’ “abbandono dei ferri vecchi del colonialismo” e del disconoscimento delle figure storiche dei padri del sardismo come Lussu, Bellieni, Simon Mossa etc. per approdare a “patti di consultazione” (senza essere  ratificati dagli organismi competenti) con partiti come l’UDC e UDEUR: Formazioni politiche che notoriamente  hanno sempre sostenuto il dominio coloniale traendone essi stessi grandi benefici e privilegi.

Naturalmente spacciando tutto ciò come un “nuovo sardismo”, sostenuto dall’ingresso di  consiglieri regionali provenienti culturalmente e politicamente da quei lidi e come tali funzionali al progetto di svendita della storia del Psd’Az al Centro-Destra; purché si garantisca ai “soliti noti” qualche posto da assessore, da consigliere oppure un ente regionale.