Claudia Zuncheddu Blog

Per il bicentenario dei Martiri di Palabanda 0

Per il bicentenario dei Martiri di Palabanda

Per il bicentenario dei martiri di Palabanda 
 
“S’Annu Doxi”, per i Cagliaritani più anziani è sinonimo di carestia, “su famini de s’annu doxi” del 1812 appunto. Ma fu anche un anno di “fame di libertà” che ispirò il tentativo di ripetere la sollevazione popolare riuscita diciotto anni prima, il 28 aprile del 1794.
Le scarne notizie storiche ci dicono che molti dei protagonisti furono attori in entrambi gli episodi, ma quello del ’12 fallì sul nascere ed è tuttora avvolto da un alone di mistero creato ad arte dalla storiografia ufficiale filo-savoia, tesa a sminuire e a cancellare la portata di quei fatti noti come la “Congiura di Palabanda”.
L’unico segno alla memoria che troviamo in città è una lapide collocata all’interno dell’orto botanico a cura del Rotary di Cagliari nel 1992; veramente poco in due secoli in “ONORE E MEMORIA ETERNA A QUESTI CITTADINI CHE HANNO SACRIFICATO LA LORO VITA PER DIFENDERE LA DIGNITA’ DEI SARDI”(testuale in calce alla lapide del Rotary).
Per rimediare al debito di riconoscenza verso quei martiri della Nazione Sarda va costituendosi un comitato per la celebrazione del bicentenario dei fatti di Palabanda che cade, appunto, nel 2012.
La formalizzazione del Comitato avverrà il 30 Ottobre all’Orto botanico alle ore 10:00: era un impegno assunto un anno fa da un gruppo di cittadini che si trovarono in quella data dinnanzi la lapide per commemorare quei patrioti sardi che si batterono “PER UNA MIGLIORE GIUSTIZIA E PER RIGUADAGNARE DIRITTI PERDUTI” (sempre testuale della lapide del Rotary).

Comunicato di Solidarietà dei Tuareg ai Sardi per il rapimento della cooperante 0

Comunicato di Solidarietà dei Tuareg ai Sardi per il rapimento della cooperante

In occasione del rapimento di Rossella Urru e di due cooperanti spagnoli, avvenuto in Algeria, nelle zone dei campi profughi del popolo saharawi-Polisario, i tuareg del Mali hanno fatto pervenire la loro solidarietà al popolo sardo, attraverso l’Associazione Azalai – “Una scuola per i bambini tuareg” del Mali, un’associazione  che da tanti anni collabora con il popolo Tuareg sostenendo progetti umanitari, di scolarizzazione e di emancipazione economica.

                                                      Il presidente dell’Associazione Azalai
                                                                       Claudia Zuncheddu

 Testo tradotto in italiano (in coda il testo originale)
Region de Tombouctou                                                République du Mali
Cercle de Douentza                                                         Un Peuple – Un But – Une Foi
Commune Rurale de Gargando
Ass APRODEZA
 
“Grazie al rapporto familiare e  di stretta collaborazione fra noi e Claudia, che consideriamo un elemento importante della nostra collettività, è stato possibile far incontrare due nobili Popoli di Pace: quello Sardo e quello Tuareg.

Il rapimento della ragazza sarda è una profonda  tristezza per tutti, per voi e per noi. Noi speriamo e preghiamo perché tutto si risolva presto e felicemente. Cogliamo l’occasione per ringraziare la Sardegna per l’ospitalità offerta  in diverse occasioni al nostro leader Aboubacrine, assistito e curato amorevolmente nella vostra Terra. Così come, non potremo mai dimenticare che tra il Sahara e la Sardegna si è concretizzato l’antico sogno della scolarizzazione dei nostri bambini del deserto.

La truffa di nome “Piano Casa III” 0

La truffa di nome “Piano Casa III”

E IL SACCHEGGIO DEL TERRITORIO Consiglio Regionale26/10/2011Continua il dibattito sul Piano Casa III – Legge n. 265/A

Modifiche e integrazioni alla legge regionale 23 ottobre 2009 n. 4
Disposizioni straordinarie per il sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo e norme per la semplificazione delle procedure amministrative in materia edilizia e paesaggistica…. 
 
Tracce del mio intervento 

Questo dibattito è talmente distante dalle emergenze reali in Sardegna che diventa imbarazzante persino intervenire. Mentre in Aula, stamattina,  si parlava di “aria fritta”, a Masaina, nel Sulcis si consumava l’ennesimo sfratto forzato di un invalido e della sua famiglia, privandolo della casa, perché impossibilitato a rendere i soldi alle banche in quanto la crisi ha decretato la chiusura del suo ristorante.
Lo scopo principale a cui la maggioranza vuole arrivare con questa legge denominata impropriamente “Piano Casa”, è promuovere, sotto qualsiasi forma (dal Piano per il golf alle 3 edizioni del Piano Casa) la più becera speculazione edilizia, favorendo principalmente i grossi gruppi immobiliari e gli arricchimenti che si garantiscono sulle nostre coste, già in parte compromesse dal cemento, e sul nostro ambiente già pesantemente vilipeso da vecchie e nuove servitù industriali (dal Petrolchimico per arrivare al Galsi) e da servitù militari a tutti ben note per le conseguenze e i disastri che hanno generato sulla salute e sull’economia delle popolazioni limitrofe.

Fibromialgia: quale Diritto alla Salute per i Sardi? 0

Fibromialgia: quale Diritto alla Salute per i Sardi?

Mozione sul riconoscimento della Fibromialgia come patologia cronica, progressiva e fortemente invalidante, così come già riconosciuta dall’organizzazione Mondiale della Sanità

Premesso che:

– Il 5 – 6% circa della popolazione italiana è affetta da CSF (Sindrome di Affaticamento Cronico), altrimenti detta “fibromialgia”, patologia che compromette non solo la salute fisica ma anche la serenità della vita sociale e lavorativa delle persone colpite;

– in Sardegna, benché manchi un censimento, l’incidenza è assai elevata e in progressivo aumento;

– il percorso di riconoscimento di tale patologia è stato negli anni molto lento e difficoltoso in quanto comporta un complesso quadro diagnostico;

– spesso, infatti, la vera e propria diagnosi di CSF viene accertata anche dopo anni a causa della complessità del quadro sintomatologico, che spesso riconduce erroneamente a patologie articolari (dolori muscolari anche cronici ed estesi, rigidità muscolare, ipersensibilità al dolore, affaticamento e altri), o a disturbi psico-fisici attraverso altre manifestazioni come per esempio disturbi del sonno, depressione, ansia, cefalea etc,

La Regione Sardegna sempre meno autonoma delega la Multinazionale Galsi a informare i Sardi 0

La Regione Sardegna sempre meno autonoma delega la Multinazionale Galsi a informare i Sardi

COMUNICATO STAMPA

Mentre la multinazionale Galsi lancia la sua propaganda sulla stampa sarda, la Regione Autonoma della Sardegna tace colpevolmente. 
Come sarda e come rappresentante in Consiglio Regionale, sono indignata, per le dichiarazioni “disinformative” rilasciate nei giorni scorsi alla nostra stampa, da un fiduciario della società Galsi, che prevede la costruzione di un gasdotto che attraverserà tutta l’isola  per portare il gas metano al Nord Italia e al Nord Europa, partendo dall’Algeria.
La multinazionale, rassicura i cittadini sardi, sul fatto che la costruzione del gasdotto con una centrale di pompaggio a San Giovanni Suergiu (circa 55.600 mq) e quella di compressione di Olbia (circa 190.000 mq) non apporterebbe  modifiche sostanziali al paesaggio e a siti ambientali.

Con ciò si ignorano volutamente, le preoccupazioni manifestate dalle collettività, per i rischi che quest’opera comporterebbe, da quello idrogeologico, a quelli in caso di incendi, alla distruzione di siti archeologici, di siti faunistici protetti e di rilevanza europea, per non parlare dei fiumi che verrebbero deviati, dei boschi distrutti e delle terre sottratte all’agricoltura e alla pastorizia. Le dichiarazioni propagandistiche della società Galsi, tentano di  delegittimare i Consigli comunali che hanno espresso la loro netta contrarietà al progetto.

Inquietante silenzio istituzionale sul Gasdotto Galsi in Sardegna 0

Inquietante silenzio istituzionale sul Gasdotto Galsi in Sardegna

COMUNICATO STAMPA

Le componenti politiche “Indipendentistas” e “Sinistra ecologia e libertà” del Gruppo Misto in Consiglio regionale hanno presentato una mozione relativa alla realizzazione del gasdotto Galsi, affinché la Giunta regionale informi compiutamente l’Assemblea in un dibattito pubblico accessibile finalmente all’ascolto di tutti.
L’iniziativa assunta in Consiglio intende richiamare il Presidente e la Giunta regionale alle loro responsabilità in considerazione della decisione di partecipare, tramite la SFIRS, all’iniziativa imprenditoriale utilizzando risorse finanziarie pubbliche. Le conseguenze di tale decisione infatti interessano tutta la comunità regionale e non possono essere valutate in modo carbonaro in stanze chiuse e buie.

Esiste, dunque, un dovere da parte del Presidente della Regione e degli Assessori competenti di informare e coinvolgere nelle decisioni da adottare le istituzioni locali, le organizzazioni del lavoro e dell’impresa sarda, le comunità interessate ai lavori che risultano ad elevato impatto dal punto di vista della salvaguardia e tutela dei valori paesaggistici, ambientali, culturali, identitari, storici e archeologici. Si moltiplicano in questi giorni le iniziative di Enti locali, comitati scientifici, di ambientalisti e di cittadini in contrasto netto alla realizzazione del GALSI anche in considerazione della sua effettiva utilità all’approvvigionamento energetico dell’Isola.

Piano Casa III: l’irresponsabile trionfo del Far West nel territorio sardo 0

Piano Casa III: l’irresponsabile trionfo del Far West nel territorio sardo

Consiglio regionale
Seduta del 19/10/2011

Disegno di Legge N. 265/A – Piano Casa III
 

Tracce del mio intervento

E’ da oltre due anni e mezzo che questo Consiglio continua a discutere di “falsi Piano Casa” .  
Già nella relazione di presentazione della proposta di Legge e anche oggi in Aula, il presidente della Commissione permanente all’Urbanistica Matteo Sanna (FLI), con enfasi esalta e giustifica la proposta di legge sul rilancio dell’edilizia, come risposta alle ripercussioni della crisi economica mondiale sull’economia sarda. Accusa la precedente giunta di non averlo fatto e di essere quindi responsabile dell’impoverimento dei sardi… 
Questa è una gaffe di chi è totalmente ignaro su ciò che sta avvenendo nel mondo, e senza andare molto lontano, nella vicina Spagna, dove il “rilancio dell’edilizia come volano di sviluppo economico”, già sperimentato, è alla base del fallimento e del crollo dell’economia spagnola.
Se poi vogliamo parlare della preannunciata crisi finanziaria mondiale, che ha solo iniziato ad abbattersi sulla realtà economica e sociale della Sardegna (già profondamente prostrata dai modelli di sviluppo importati e imposti), a cui la classe politica  non è stata in grado di dare indicazioni ai sardi su come fronteggiarla e su come difendersi.

La mia lettera all’Assessore all’Agricoltura 0

La mia lettera all’Assessore all’Agricoltura

BASTA CON L’OMERTA’ SULLA LEGGE 44/88  Cagliari 19 Ottobre 2011 Alla cortese attenzione Assessorato dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale  Assessore Oscar Cherchi    Egr. Assessore  E’ passato oltre un anno dall’interrogazione con richiesta di risposta scritta n.406/sui “mutui agricoli” relativi alle...

Passato il Testo sui tagli alla Democrazia in Sardegna 0

Passato il Testo sui tagli alla Democrazia in Sardegna

Consiglio Regionale  13/10/2011

Il nuovo testo che riduce i consiglieri regionali da 80 a 60, ora va all’esame del Parlamento italiano.

L’Odg votato in Aula: Deliberazione di ritiro della proposta di legge nazionale in materia di composizione del Consiglio regionale deliberata il 1 ottobre 2011 in considerazione della nuova iniziativa di PLN per la riduzione del numero dei consiglieri regionali previsto in Statuto (testo allegato in coda).
 
Esito delle votazioni
 
64        FAVOREVOLI
04        ASTENUTI (Gruppo Idv Salis, Mariani, Cocco  –  Comunisti  Ben Amara)
01        CONTRO (Claudia Zuncheddu)
 

Diverse le posizioni in Aula. Il CD propone la riduzione da 80 a 60; il PD e Idv  presentano un emendamento in Aula per la riduzione da 80 a 50. Dopo la bocciatura dell’emendamento Salis, Mariani e Cocco di Idv si astengono dalla votazione;

Il PPR un “Optional” per il Sindaco di Badesi 0

Il PPR un “Optional” per il Sindaco di Badesi

URBANISTICA:TRA VIOLAZIONI DI LEGGE, RESPONSABILITA’ PENALE ED ERARIALE 

INTERROGAZIONE

Al Presidente della RAS
all’Assessore degli Enti locali, Finanze, Urbanistica

premesso che

– il Comune di Badesi (OT), con la deliberazione Consiglio comunale n. 1 del 18 gennaio 2011, ha approvato definitivamente il proprio Piano Urbanistico Comunale – P.U.C. (art. 20 della legge regionale n. 45/1989 e s.m.i.) e con la nota n. 867 del 25 gennaio 2011 ha richiesto l’attivazione della prescritta Valutazione di coerenza con il PPR  (art. 31, commi 3° e 5°, della legge regionale n. 7/2002);    

 – il Comitato tecnico regionale urbanistico – C.T.R.U. “nella seduta del 30.03.2011, esaminando lo strumento urbanistico in argomento, ha ritenuto di doverne sospendere la valutazione affinché il Comune rimuovesse i vizi riscontrati e puntualmente specificati”. Successivamente, con determinazione n. 1635 dell’8 aprile 2011, la Direzioneregionale della Pianificazione urbanistico territoriale dell’Assessorato degli EE.LL., Finanze, Urbanistica della RAS ha richiesto al Comune di Badesi una serie di modifiche sostanziali e radicali al P.U.C. approvato;

 – con deliberazione Consiglio comunale di Badesi n. 30 del 30 maggio 2011 ”sono stati approvati ulteriori elaborati integrativi, predisposti in recepimento di alcune prescrizioni espresse dalla R.A.S.” in merito al P.U.C.;